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  • Pubblicata il: 22/12/2020 21:01:06

La foto-party che imbarazza Landella: Foggia è chiusa ma non per gli amici degli amici

Al Teatro Giordano la festa privata in piena pandemia


La celebre Sala Fedora del Teatro Giordano, in piena pandemia tra divieti e provvedimenti di chiusura per contenere il contagio da coronavirus, è stata aperta ad un privato, amico del sindaco, per potergli consentire di celebrare con parenti e amici la propria festa di laurea.

IL DESIDERIO. C’è chi può e chi non può… io può. Chissà se il principe della risata Antonio De Curtis, in arte Totò, sarebbe ricorso alla sua celebre frase per commentare quello che è avvenuto lo scorso 12 dicembre a Foggia. Quel che è certo è che l’episodio supera il limite della decenza. Siamo in piena pandemia. Il Covid-19 preoccupa l’intero Paese e ancor di più la Puglia dove si registrano picchi di decessi e di ricoveri in terapia intensiva. Nulla però può fermare il desiderio di Emanuele Pacca, artista foggiano, di commemorare il coronamento dei suoi studi in una degna location. La scelta cade sulla Sala Fedora, del resto nel Teatro Giordano lui ormai è di casa da anni, da quando il Comune di Foggia affida alla compagnia teatrale da lui fondata “Luce in scena” spettacoli e performance di ogni genere.

REGOLE INFRANTE. In una città normale il sogno è destinato a infrangersi. Del resto, il 12 dicembre a Foggia la situazione è ancora più allarmante. Michele Emiliano ha emanato un’ordinanza specifica per riportare in ‘zona arancione’ venti Comuni tra cui anche il capoluogo. Fatto sta che, invece, le porte della Sala Fedora si aprono e neanche con riserbo. Le foto del party sono pubblicate su Facebook: non può mancare lo scatto al pianoforte e il faccione da selfie con dietro il gruppo degli invitati pronti a brindare con spumante e stuzzichini. In tutto 12 persone, il doppio di quelle che potranno sedersi a tavola insieme a Natale.

L’AMICIZIA COL SINDACO. Chi ha autorizzato? Le strade non portano né all’assessore all’istruzione, Anna Paola Giuliani, né al dirigente alla Cultura, Carlo Di Cesare. La gestione della sala Fedora è appannaggio direttamente dell’ufficio di Gabinetto del sindaco. Un elemento certo è che Emanuele Pacca ha stretto una sincera amicizia con il primo cittadino Franco Landella tanto che quest’ultimo gli ha affidato la presentazione dei suoi comizi nel corso della campagna elettorale (nelle foto sul palco con il sindaco Landella mentre presentava il comizio finale al ballottaggio delle elezioni 2019). Basta questo per consentire uno ‘strappo’ così grave alla regola? La risposta è naturalmente retorica, in una vicenda simile chi ha sbagliato è giusto che se ne assuma le responsabilità e paghi le colpe.

di Michele Gramazio