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  • Pubblicata il: 27/04/2023 19:55:43

Filiera della Cultura, il commissario Cardellicchio favorevole al censimento: “Faremo una riflessione”

L'esito dell'assemblea di giovedì 27 aprile all’Accademia Musical Art

Il commissario prefettizio Vincenzo Cardellicchio per sua ammissione si sente Filiera, parte di essa, e già questa è una prima notizia. A seguire, la seconda: “Il censimento? Si può fare”.

L’INCONTRO. È quanto emerso nel pomeriggio di giovedì 27 aprile nella sede dell’Accademia Musical Art di Foggia, in occasione del quarto Tavolo Permanente della Filiera della Cultura, sodalizio di professionisti di settore che in queste ultime settimane sembra essere giunto a un punto di svolta. Dopo aver inviato al Comune, con tanto di protocollo, la richiesta di un censimento degli operatori della cultura, inteso quale punto di partenza verso un nuovo modo di prevedere spazi, modi e interventi dei vari operatori – “dal facchino al grande organizzatore di eventi”, come ama dire Marco Maffei, primo firmatario della Filiera – è giunta anche l’apertura pubblica del primo rappresentante istituzionale cittadino.

UNA RIFLESSIONE. Il commissario Cardellicchio, infatti, intervenendo all’assemblea, si è detto favorevole alla realizzazione del censimento perché “è importante, significa avere delle regole. Inoltre, conoscere le singole professionalità – ha continuato – è fondamentale per chi vuole governare. Su questo elemento, pertanto, non uso la parola ‘promettere’ perché è troppo impegnativa per chi fa il mio mestiere, ma dico che una riflessione insieme la faremo”. Non promette, dunque, il Commissario. Però apre a questo primo, fondamentale passo, peraltro invocato dalla Filiera sin dall’avvento della pandemia: grimaldello strutturale in grado forse di mandare al diavolo qualsiasi logica clientelare tra istituzione e professionismo, politica e cultura.

DOBBIAMO CORRERE. Per quanto riguarda invece il DUP, ossia il Documento Unico di Programmazione che i comuni sono chiamati ad approvare in vista del prossimo triennio e nel quale si decideranno anche gli “spazi” economici riservati alla cultura, Cardellicchio alza le mani. “Purtroppo – risponde a Salvatore Imperio, firmatario numero due della Filiera che aveva chiesto di inserire il sodalizio nel processo di elaborazione del documento – qui siamo condannati dal calendario e dobbiamo correre. I documenti sono già in fase di approvazione”.

CI VUOLE INCOSCIENZA PER FARE COMMISSARIO QUI. Circa le difficoltà di amministrare una città come Foggia, infine, facendo una battuta ma fornendo anche una terza notizia tutt’altro che marginale, Cardellicchio non si nasconde: “Ci vuole l’incoscienza per venire a fare il commissario qui – ha detto – perché le cose da rimettere a posto sono tante. Ad esempio, lo sapete che l’Istituto delle Belle Arti attualmente ha un’occupazione senza titolo? Già, non ha il contratto con il Comune, al momento è abusivo. Come vedete – ha concluso – le cose da fare sono veramente tante”.

di Alessandro Galano