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  • Pubblicata il: 17/06/2020 12:20:46

Finanziamenti illeciti a noto pregiudicato: frodi in agricoltura per 130mila euro

È intervenuta la normativa antimafia

Il G.I.P. del Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo dauno che ha diretto e coordinato le indagini condotte da militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, ha disposto l’applicazione di misure cautelari nei confronti di due coniugi imprenditori agricoli di San Nicandro Garganico, per aver percepito indebitamente e con manovre truffaldine erogazioni pubbliche dal 2009 al 2018.

130MILA EURO. Contestualmente, è stato loro notificato il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni e disponibilità per un ammontare pari a 130.000 euro. Si tratta di P.T., pluripregiudicato di 49 anni, elemento di spicco della criminalità rurale e pastorale garganica, posto agli arresti domiciliari, e di sua moglie, D.R., di anni 48, interdetta per un anno dall’esercizio di attività d’impresa e professionale. Le indagini sono state condotte dai finanzieri della Tenenza di San Nicandro Garganico sulla base di una segnalazione del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie di Roma e dello S.C.I.C.O. (Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata) della Guardia di Finanza.

NORMATIVA ANTIMAFIA. Hanno permesso di appurare che P.T., già colpito dalla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e da diverse condanne definitive, anche per delitti in materia di stupefacenti e armi, seppur gravato da precedenti penali che, in base alla normativa antimafia, negano qualsivoglia erogazione da parte dello Stato, di enti pubblici o dell’Unione europea, dal 2009 al 2018 ha fraudolentemente chiesto e indebitamente ottenuto finanziamenti e contributi. A quanto si apprende, il pregiudicato avrebbe di fatto frodato l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura a titolo di contributo PAC per l’acquisto di gasolio agricolo quale Utente Motori Agricoli, a favore dell’impresa agricola di cui è titolare e di quella fittiziamente intestata alla moglie, amministrata dallo stesso pregiudicato. Sono state invece bloccate le contribuzioni che il P.T. aveva già avanzato per entrambe le imprese per il 2019.

di Redazione