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  • Pubblicata il: 25/10/2012 14:58:00

Foggia, “Operazione Container”: smantellati due gruppi dediti allo spaccio in città

Sette persone arrestate, un'ottava è ricercata

Sette persone arrestate a Foggia, un’ottava è al momento ricercata. L’operazione “Container” eseguita all’alba di oggi, a Foggia, impone lo stop forzato ad un ingente traffico e smercio di sostanze stupefacenti che, fino a pochi giorni fa, non conosceva soste. Da una parte il mercato della cocaina, nei container di via San Severo; dall’altra quello dell’eroina in zona San Ciro, nei pressi di via Benetto Croce. Due gruppi distinti che rispondevano, in modo indipendente, alle differenti “domande” di un mercato vastissimo. I numeri dello spaccio, quelli accertati dagli agenti della squadra mobile, infatti, sono da capogiro: per averne un’idea basti pensare che nella sola notte di Capodanno sono state effettuate circa 80 cessioni di stupefacente.
LE INDAGINI andavano avanti dal 2011 e all'alba di oggi hanno trovato la conclusione nel blitz "Container" eseguito dagli agenti della squadra mobile di Foggia con le pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Bari e unità cinofile. Sette le persone arrestate, mentre una è al momento latitante: sono tutte accusate, a vario titolo, per reati connessi al traffico di sostanze stupefacenti. Per gli inquirenti, entrambi i gruppi erano organizzati in modo professionale, quasi aziendale. In particolar modo, il primo gruppo, quello operante in via San Severo (in una zona della città definita dagli inquirenti una "piccola Scampia"), era organizzato con tanto di utenze cellulari "di servizio" e con precisi turni di lavoro per garantire un servizio continuo e una reperibilità costante. Dalle indagini è emerso che il primo gruppo gravitava attorno alla figura di un 37enne del posto, coadiuvato da fidati collaboratori, mentre il gruppo della zona di San Ciro era legato ad un soggetto di 44 anni che nel blitz odierno è riuscito a sfuggire alla cattura. La complessa e laboriosa indagine è partita dalla ricostruzione della "rete" di scambi che si è creata attraverso le innumerevoli occasioni di spaccio accertate negli ultimi mesi. Tante tracce che non sono sfuggite agli inquirenti, come i contatti tenuti con i due gruppi da un tossicodipendente del posto che si riforniva, alternativamente, di cocaina ed eroina.

di Redazione