Il secondo omicidio dell'anno avvenuto all'interno del carcere di Foggia. Questa volta a togliersi la vita è stato Arcangelo Navarrino che avrebbe  espiato nel 2029 una condanna definitiva a 20 anni di reclusione per  l´omicidio di un coetaneo, Giuseppe Fragasso, compiuto il 22 giugno 2009  nel corso di una lite all´esterno del circolo ricreativo gestito dal  detenuto. Lo rende noto l'Osapp, il sindacato della polizia penitenziaria della Puglia che proprio pochi mesi fa aveva lanciato l'ennesimo allarme sulle difficili condizioni carceriarie, dovute soprattutto al sovraffollamento. All’interno delle strutture penitenziarie di Foggia, San Severo e Lucera, infatti, succede di tutto. E quanto accaduto nella giornta di oggi è una nuova dimostrazione.
I DATI Arcangelo Navarrino, 44 anni, si è  impiccato nel pomeriggio in cella con un lembo del  lenzuolo legato alla finestra. "Il penitenziario di Foggia alla data odierna contiene circa  760 detenuti contro una forza regolamentare di 330 reclusi di cui 38  donne e due bambini" rileva il vicesegretario generale nazionale Osapp,  Domenico Mastrulli, secondo il quale l´organico della polizia  penitenziaria nel carcere dauno è sottodimensionato di un centinaio di  unità.  Non a caso, dall’1 gennaio del 2012 nel carcere di Foggia si  sono verificate almeno cinque aggressioni. Ma non solo. Perché sempre nel penitnziario foggiano si sarebbero verificati 5 episodi di ingerimento di  sostanze nocive; 12 colluttazioni;  14 episodi di autolesionismo; 1 decesso per cause naturali e soprattutto, con quello di oggi, due suicidi e ben 10 tentativi di suicidio. Nel penitenziario di  Lucera, invece, i tentativi di suicidio sono stati tre, ma al di là del  calcolo quel che appare certo è che le istituzioni sono chiamate ad  intervenire per tentare di portare scampoli di  diritti anche dietro le  sbarre.