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  • Pubblicata il: 03/08/2015 22:15:18

Precari scuola, domani parte la stabilizzazione ma la CGIL attacca: "È deportazione di massa"

“E’ una vera roulette russa che provocherà deportazioni di massa senza nemmeno avere la possibilità di scegliere la sede lavorativa. Non è un caso che in queste settimane i precari che sono venuti nelle nostre sedi per compilare le domande hanno parlato di ricatto, di vite che verranno stravolte”.

SCELTA ALLA CIECA. Non usa giri di parole, Loredana Olivieri, segretaria generale della FLC CGIL di Foggia e componente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, per criticare il piano di stabilizzazione dei precari della scuola che, domani 4 agosto, a Foggia partirà nella sua fase territoriale. “Al precario – spiega Olivieri - è stato chiesto di indicare 100 province, in ordine di preferenza, alla cieca, senza conoscere disponibilità di cattedre. Elenco da scorrere sulla base della posizione in graduatoria: se non c'è disponibilità nella prima sede indicata si passerà alla seconda e così via. Questo significa sacrificare affetto, famiglie, assistenza a parenti malati, perché o si accetta la destinazione o si è fuori per sempre. C’è stata una ragazza con un bambino che ha pianto. Si può fare una legge che non tiene conto delle condizioni personali spesso difficili, soprattutto al Sud?".

ESODO DAL SUD. Proprio sulle particolari condizioni del meridione si sofferma l’analisi della segretaria CGIL: “Si fa tanto parlare di rilanciare il Sud, di evitare il rischio desertificazione economica e sociale, ma a causa della riforma della scuola voluta da Renzi e Giannini assisteremo a migrazioni di massa verso il Nord, senza tener conto di chi dovrà vivere con 1300 euro al mese, magari avendo qui contratto un mutuo, o genitori anziani da assistere, mariti o mogli con un impiego che non posso lasciare".

"ALTRO CHE BUONA SCUOLA". Da domani sino al 10 agosto la stabilizzazione riguarderà i posti disponibili del vecchio organico di diritto e, in questo caso, i precari potranno scegliere se rimanere nella provincia, senza sapere tuttavia in quale sede e scuola. Successivamente si passerà alle fasi nazionali. “Altro che buona scuola, questa è una brutta scuola – è il commento della segretaria della FLC -. E’ singolare assistere come il Pd, il primo partito, consenta libertà di coscienza al voto sull’arresto di un deputato ma su leggi che incidono pesantemente nella vita delle persone ricorra alla fiducia. A Renzi che parla di un sindacato che non ha idee diciamo che ne abbiamo, è lui che non vuole ascoltarci e prosegue secondo un piano autoritario, dell’uomo solo al comando. Così come vogliamo ricordargli che proprio i precari si stanno iscrivendo in massa al nostro sindacato, altro che crisi di rappresentanza. La politica se le sogna le percentuali di partecipazione al rinnovo delle Rsu. La nostra mobilitazione continuerà a settembre, in primis con l’impugnazione dinanzi alla Corte di Giustizia Europea della legge che prova ad aggirare la sentenza che obbligava il governo a stabilizzare i precari che avevano maturato almeno 36 mesi di servizio, anche se non in possesso di abilitazione”.

di Redazione