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  • Pubblicata il: 16/04/2013 12:02:05

Foggia, strozzato dai debiti denuncia i suoi aguzzini: tre persone finiscono ai domiciliari

Applicavano tassi di interesse pari al 360%

Il passaggio dall’usura all’estorsione è stato pressoché immediato: una volta avviato l'insidioso meccanismo dei tassi di interesse a "scatto" giornaliero - che trasformano di fatto anche una piccola somma in un debito insanabile - alla vittima venivano prospettate gravi ritorsioni: come bruciargli o sottrargli l’autovettura o l’appartamento, insieme a minacce di ogni sorta. In una circostanza, addirittura, gli usurai avevano costretto la vittima a consegnargli la sua autovettura, minacciando di venderla se non avesse pagato quanto richiesto. Insomma, un vero e proprio incubo per un operaio foggiano che, dopo aver perso il lavoro, è incappato nella morsa dell'usura.
LA VICENDA. Tutto ciò è quanto scoperto dai carabinieri del comando di Foggia che, su richiesta della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di tre persone, tutte di Foggia. Si tratta del 40enne Antonio Aghilar e di Vincenzo e Salvatore De Rosa, di 51 e 37 anni, che dovranno rispondere dei reati di usura ed estorsione. Tutto è partito nel settembre dello scorso anno, con la denuncia di scomparsa di un operaio foggiano. Quest’ultimo però, dopo alcuni giorni, si presentava dai carabinieri di Pescara, per denunciare di essere rimasto vittima di usura ed estorsione. A seguito di tale denuncia venivano avviate le relative indagini, che consentivano di accertare che la vittima, dopo aver perso il lavoro e trovandosi in momentanee difficoltà economiche, si era rivolto a dei soggetti di Foggia, chiedendo in prestito piccole somme di denaro, nell’ordine di 500 euro per volta. A fronte di tali prestiti alla vittima venivano richiesti interessi mensili di  150 euro più ulteriori 150 per ogni giorno di ritardo nei pagamenti. Tutto ciò si traduce in un tasso annuo di oltre il 360%.

di Redazione