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  • Pubblicata il: 13/06/2018 19:36:08

Foggia, abbattuti 14 pini in viale Michelangelo: 'intralciavano' il progetto di riqualificazione dell'area

Presentato dalla Siem, ha comportato il taglio degli alberi esistenti

“Un giardino per la città”. Si chiama così il progetto di sponsorizzazione, presentato dalla società Siem al Comune di Foggia per risistemare l'area verde tra Viale Ofanto e Viale Michelangelo ma, in corso d'opera, per consentirne la realizzazione è stato necessario abbattere tutti i 14 alberi già presenti, con qualche 'forzatura' di troppo sul regolamento del verde urbano. E ora la zona appare desolata.


IL PROGETTO. È andata così. A ottobre dello scorso anno la società Siem dei fratelli La Torre, concessionaria del marchio Euronics, presenta un progetto del valore di 60mila euro per la “riqualificazione di un'area pubblica e realizzazione di un giardino per la città”, redatto dagli architetti Casolaro, che prevede la realizzazione di due portali decorativi in cemento armato, una serie di sedute curve e una fioriera di delimitazione per la parte esterna del giardino, la pavimentazione in gres porcellanato effetto pietra, la predisposizione dell'impianto di irrigazione, l'illuminazione a led mediante tre punti luce metallici a forma di albero e, infine, la sostituzione dei 13 pini esistenti con alberatura e cespugli di diversa natura. A dicembre la commissione esaminatrice formata condivide in linea di massima il progetto ma evidenzia perplessità sull'altezza dei portali, che viene ridotta a 3 metri, e sull'abbattimento di tutti gli alberi. Per questi ultimi, la commissione vista anche l'esistenza di fusti inclinati e chiome asimmetriche, consiglia l'abbattimento di 8 alberi ma la salvaguardia dei restanti 5 mediante operazioni di potatura di rimonda.

IL VERDE 'DIMENTICATO'. I responsabili del progetto si impegnano nero su bianco a tenere conto delle modifiche richieste e si giunge alla delibera della giunta del Comune di Foggia approvata a gennaio di quest'anno. Gli assessori, nel dispositivo, precisano correttamente che il progetto prevede opere edili e stradali, di pubblica illuminazione e di modifica di aree verdi ma affidano solo al Servizio Lavori Pubblici e al Servizio Mobilità la valutazione e il controllo del progetto, ciascuno per le proprie competenze. Dimenticano, come avvenuto altre volte, il Servizio Ambiente e l'Ufficio Gestione Verde. Peccato che di mezzo c'è uno 'scomodo' regolamento secondo cui gli abbattimenti degli alberi devono essere autorizzati dai tecnici di questi uffici. Difficile trovare motivi reali per giustificare il taglio: le disposizioni prevedono espressamente che non possono essere considerate cause di abbattimento né la necessità di diradamenti per gruppi di alberi troppo fitti, tanto meno le modifiche dettate dal gusto estetico.

L'INCARICO E L'ABBATTIMENTO. Deve essere stato a questo punto, dopo qualche mese di empasse, che il Comune ha deciso di affidarsi a un professionista esterno per la valutazione statica urgente degli alberi al fine di “verificarne lo stato di salute ed adottare i provvedimenti ritenuti idonei sia per la salvaguardia pubblica e privata sia per la buona tenuta della sede stradale e dei marciapiedi, compromessa dalla radificazione che emerge in superficie”. La scelta cade sulla ditta Agridea dell'agronomo Michele Fede, costo 3mila euro + Iva. Dopo il sopralluogo, secondo l'agronomo “la sede di impianto degli alberi è troppo fitto, le piante sono tutte inclinate con chioma sinuosa e l'apparato radicale ha causato il sollevamento del mattonato grigliato poiché le radici non sono riuscite a espandersi”. A causa di ciò “oltre al pericolo di stabilità, c'è il problema che la situazione rende impossibile sistemare la pavimentazione nell'eventualità in cui si voglia realizzare un'area attrezzata altrimenti andrebbero tagliate le radici” perciò “la cosa più auspicabile è sistemare l'intera piazza (anche se si tratta di un marciapiede ndr) e mettere piante differenti e distanti l'una dall'altra”.

IL PATRIMONIO VERDE. Curioso visto che il progetto prevede proprio quello. La relazione finale non è ancora pubblica, fatto sta che è arrivato alla società di gestione del verde urbano l'ordine di abbattimento di tutti gli alberi, nessuno si è salvato compreso quei 5 stabiliti dalla commissione. E il risultato è sotto gli occhi di tutti: l'area attualmente è desolata e priva di ombra senza contare il fatto che a tremare, a questo punto, potrebbero essere tutti i pini piantati sullo stesso lato di viale Michelangelo visto che in tutti gli isolati sono presenti aree verdi del tutto simili a quella 'svuotata'. In sede di presentazione del progetto, la nota del Comune di Foggia chiedeva “collaborazione ai cittadini affinchè le zone beneficiarie dell'investimento siano preservate e custodite adeguatamente”. Per cominciare, sarebbe utile custodire l'attuale patrimonio verde della città.

di Michele Gramazio