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  • Pubblicata il: 06/04/2019 19:08:07

Il Foggia respira: 1-0 allo Spezia e raggiunge Venezia e Livorno

Decide Iemmello all’ottantaquattresimo

Proprio lui. Come dicono “quelli” alla tv: l’uomo che forse più di tutti ha subito le pressioni di una stagione a dir poco tormentata ha regalato al Foggia Calcio una vittoria che vale tantissimo, in classifica e nella testa.

SEGNA PIETRO E SCARICA LA TENSIONE. L’ha sbloccata con una zampata delle sue – il riferimento è a quell’attaccante trascinatore di qualche anno fa, alla corte di De Zerbi – sfuggendo alle maglie degli avversari sul filo del fuorigioco e depositando in rete un traversone a dir poco perfetto di Alberto Gerbo, bravo a smarcarsi sull’out destro e a pennellare d’interno sinistro. Dieci minuti prima Iemmello c’era già andato vicino, sparando alto la solita intelligente sponda di testa di Fabio Mazzeo: il collega di reparto che, in occasione del gol del compagno, per poco non gli staccava la testa dal collo, tanta l’esultanza e la gioia di vedere la palla finire nella porta giusta. Segna Pietro, dunque, ritorna Re o quanto meno decisivo, e poi non esulta, tramortito dalla stessa tensione accumulata in queste settimane e scaricata nel giro di alcuni decimi di secondo – il solito pallone, insomma, il solito modo di fare la storia.

GOL, GOL ANNULLATO E RIGORE NON DATO. Una ripresa decisamente scoppiettante, soprattutto rispetto ad un primo tempo piuttosto bloccato, con gli uomini dell’ex Pasquale Marino ben assortiti dietro la linea della palla, pronti a tappare i buchi e a giocare di rimessa sulle due giovani punte Okereke e Da Cruz. E pensare che prima della rete di Iemmello lo Spezia era andato vicinissimo al gol con un rimpallo in area che stava per favorire Ligi, a due passi dall’estremo difensore rossonero, costretto a cavarsela in due tempi e con l’aiuto della parte alta della traversa. Pochi minuti dopo, gli ospiti il gol l’avevano anche trovato, in realtà, proprio con Okereke, se non fosse stato per la chiamata dell’assistente dell’arbitro, pronto a rilevare un offside difficilissimo da giudicare. Più facile sarebbe stato, forse, chiamare il fallo da rigore di Martinelli che avrebbe regalato allo Spezia l’opportunità di pareggiare: un braccio in area piuttosto evidente che l’arbitro per fortuna dei satanelli non ha visto – stessa sorte era toccata proprio al Foggia appena sette giorni prima, sul campo del Brescia, con un rigore regalato agli uomini di Corini.

IEMMELLO IN LACRIME. Resta una vittoria importantissima per la testa dei calciatori rossoneri ma anche per la classifica del Foggia: un primo gradino – forse di quattro – che ha restituito ossigeno ai rossoneri, rimescolando le carte sul tavolo da gioco di questo mini torneo per la salvezza: dal Livorno (30 punti come Venezia e Foggia) all’Ascoli (36 punti) ci sono adesso otto squadre in ballo in appena sei punti, con un posto diretto per l’inferno e due per i play-out. Ma resta anche l’immagine del match-winner della giornata che, mentre i compagni vanno sotto la curva a prendersi gli applausi, si avvia in lacrime verso gli spogliatoi: quando un gol può segnare la fine di un incubo e, forse, l’inizio di una scalata verso il paradiso.

di Alessandro Galano