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  • Pubblicata il: 01/11/2024 03:23:45

Foggia inconcludente, è notta fonda allo Zaccheria: il Cerignola passa con un rigore di Paolucci

Un Foggia inconcludente e a tratti confuso perde anche contro l’Audace Cerignola e continua la sua crisi di prestazioni e risultati. Un derby di Capitanata non esaltante, deciso da un penalty per fallo di Felicioli su Russo che deprime ancora di più un ambiente già in difficoltà dopo le dimissioni in settimana di Capuano. Il nuovo mister avrà molto su cui lavorare: c’è da ricostruire innanzitutto un gruppo, che sembra spaesato e senza motivazioni. 

LE FORMAZIONI. Zangla opta per il 4-3-3 con Salines, Parodi, Carillo e Felicioli davanti a De Lucia, a centrocampo agiscono Tascone, Mazzocco e Danzi mentre in avanti sono confermati Emmausso, Millico e Murano. 3-5-2 per l’Audace Cerignola di Raffaele con Saracco tra i pali, linea difensiva composta da Visentin, Gonnelli e Martinelli, in mezzo al campo vanno Russo, Tascone, Capomaggio, Paolucci e Tentardini mentre la coppia d’attacco è formata da Jallow e Salvemini. PARI E PATTA. Bel gesto del Cerignola prima del fischio d’inizio: Nicola Grieco e il capitano Luca Martinelli depongono dei fiori sotto la curva Nord in omaggio a Gaetano, Michele e Samuel, i tre tifosi del Foggia tragicamente scomparsi a Potenza in un incidente stradale. Poi si gioca e l’Audace fa vedere subito di che pasta è fatta con buoni fraseggi e pressing alto. Il Foggia, invece, fatica ad impostare e a trovare spazi in avanti. La prima azione rossonera degna di nota è al 26’: Millico pennella in area per Murano, inzuccata del bomber che finisce tra le braccia di Saracco. Capovolgimento di fronte e l’Audace va vicina al vantaggio: schema ben eseguito su corner, Salvemini colpisce bene di testa ma De Lucia è bravo a respingere. Al 34’ si accende Millico che scatta bene sulla trequarti ma poi conclude ampiamente a lato. Murano viene cercato dai compagni ma viene spesso anticipato e sulla “seconda palla” mancano maglie rossonere. Il Foggia comunque ci mette impegno, tenendo il Cerignola lontano dalla sua area. Il primo tempo va così in cassaforte sullo 0-0. 

RIGORE DECISIVO. La ripresa inizia con il Cerignola in avanti e una conclusione alta di Paolucci. Zangla vuole più spinta sulle fasce e inserisce Silvestro per Salines, mentre Millico (qualche fischio per lui) lascia il posto a Orlando. Raffaele risponde inserendo Ruggiero per Jallow. La gara non vive di momenti esaltanti: se il Foggia non sfonda, il Cerignola non dà l’impressione di voler spingere, e gli errori ci sono da una parte e dall’altra. Si fa male anche Tascone, che deve lasciare il campo a Gargiulo. L’Audace protesta al 60’ per un presunto sgambetto in area ai danni di Russo, che l’arbitro lascia correre. Poco dopo, gli ospiti mettono un altro brivido allo Zaccheria con Ruggiero che riceve bene in area e va a botta sicura con il sinistro ma De Lucia devìa in corner. Lo Zaccheria mugugna per i troppi errori in fase di impostazione di Danzi e compagni, e al 70’ si dispera: Russo va nuovamente via in area e viene toccato da Felicioli, questa volta l’arbitro fischia il rigore che Paolucci trasforma. Zangla getta nella mischia Zunno per Danzi e Vezzoni per Felicioli. La reazione del Foggia è in un tiro senza pretese di Mazzocco da 30 metri. Raffaele fa rifiatare i suoi inserendo Ligi per Tentardini. All’86’ piove sul bagnato: Silvestro ferma Paolucci troppo veemente, per l’arbitro è rosso. Nell’Audace entrano anche Bianchini per Paolucci e Gagliano per Salvemini. I sei minuti di recupero allungano solo l’agonia: il Cerignola vince meritatamente, il Foggia rimane risucchiato nella zona playout.

di Saracino Nicola