Oggi è tornato in piazza con la fascia tricolore sul petto. L’occasione era la cerimonia di intitolazione di una strada al colonnello Lorenzo Cariglia, recentemente scomparso mentre preparava una missione in Afghanistan. Alla memoria del soldato, ha dedicato un breve discorso commemorativo, prima di rifugiarsi nuovamente nel silenzio.
IL FUTURO. Il sindaco Gianni Mongelli da oggi sembra un po’ meno “dimissionario”. Le voci che si rincorrono sul suo ritorno sulla poltrona di primo cittadino si fanno sempre più insistenti. L’opposizione lo bolla già come un comportamento “ambiguo ma previsto” (così parlò il consigliere Landella), mentre c’è ancora da “trattare” all’interno delle forse politiche che reggono Consiglio e giunta.
LA LETTERA. Tutto questo, sempre nel silenzio, con brevi e interlocutori cenni sulla stampa locale, tra detto e non detto, “parlando a suocera perché nuora intenda”. Ecco perché con ancora maggiore forza torniamo a invocare quell’assemblea pubblica che sarebbe a questo punto doverosa, più che necessaria. La
lettera aperta con la quale invitavamo il sindaco Mongelli a incontrare i cittadini è stata “sottoscritta” da centinaia di persone, ripresa da media e stampa locale e approvata da associazioni di consumatori e comitati. Nei loro commenti, però, c’era una convinzione quasi rassegnata: “Il sindaco non vorrà incontrarci”. Dimostri il contrario, signor sindaco. Accetti l’incontro/confronto e venga in piazza.
LE MEZZE VERITA'. Parlando con alcuni giornalisti di altre città, ci hanno spiegato che “da loro sarebbe successo il finimondo se il sindaco non avesse convocato almeno una conferenza stampa per spiegare realmente le cose”. Noi, evidentemente, non ce lo meritiamo. Che le mezze verità trionfino nella città degli ultimi.