Stampa questa pagina
  • Pubblicata il: 10/05/2019 13:39:27

“Chorus 2”: arrestate 23 persone in quattro distinte operazioni

Alle prime luci dell'alba di ieri Agenti della Questura e Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia hanno dato esecuzione a quattro ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 23 persone, risultato di diverse attività investigative che, coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno interessato tutto il territorio provinciale.

TRE ELEMENTI DEL CLAN MORETTI. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno tratto in arresto Giuseppe Albanese, di 39 anni, già detenuto per altra causa, la moglie Maria Assunta Micaletti, 28enne, Angelo Salerno, di 31 anni e la moglie Valentina Micaletti, 26enne, tutti componenti della batteria criminale "Moretti-Pellegrino-Lanza", per il reato di rapina aggravata in concorso.

ALBANESE. Giuseppe Albanese, in particolare, è considerato elemento di spicco del citato gruppo criminale. I quattro arresti sono il risultato di un'attività diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia e condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, relativa ad uno specifico episodio criminoso. emerso nel corso della più ampia indagine denominata "La Decima Azione", che lo scorso 30 novembre ha consentito di arrestare ben 30 persone per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione ai danni di svariati imprenditori e privati della città di Foggia.

LO SCOOTER. Riguardo al caso specifico che ha portato a questi arresti, nel corso delle indagini era emerso come Giuseppe Albanese, all'epoca sottoposto al regime degli arresti domiciliari, vantasse un credito di natura illecita nei confronti della sua vittima e che, a saldo di tale. debito, avesse preteso da quest'ultima la consegna di uno scooter Yamaha T Max. A seguito del rifiuto di consegnare lo scooter, l'uomo aveva allora dato precise indicazioni ai complici, Angelo Salerno, e Maria Assunta e Valentina Micaletti, di recarsi dalla vittima per impossessarsi del mezzo con la forza.

L’ARRESTO. Malgrado i tentativi di mediazione da parte della vittima per cercare un accordo, l'Albanese aveva comunque preteso la consegna immediata dello scooter, minacciando il malcapitato che altrimenti sarebbe andato lui in persona a prendersi il mezzo nonostante il regime detentivo cui era sottoposto. Di fatto, però, questo era stato sottratto con violenza da Salerno e dalle sorelle Micaletti. Immediatamente i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia avevano allora effettuato una serie di perquisizioni locali e personali nei confronti dei correi, recuperando cosi lo scooter T Max. che si trovava nella disponibilità, in quella circostanza, proprio di Salerno. L'indagine si è conclusa con l'applicazione della custodia cautelare in carcere per Giuseppe Albanese e degli arresti domiciliari per i restanti tre complici.

di Redazione