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  • Pubblicata il: 31/03/2016 19:26:25

Il solito, folle Foggia: poker al Cittadella, ipoteca la Coppa ma finisce in 10 senza portiere

Non ci si annoia mai, questo è certo. Allo Zaccheria il Foggia ipoteca la vittoria della Coppa Italia di Lega pro con un poker ai danni del Cittadella (4-1), ma non si fa mancare nulla, compreso un finale con Vacca in porta al posto di Narciso, espulso (RIVIVI LA WEBCRONACA).


IL PRIMO TEMPO. E’ stato, comunque, un ottimo Foggia, soprattutto nella prima frazione, stradominata. Apre le danze Sarno, che al 14’ si diverte davanti al portiere infilando dopo una splendida finta che fa fuori anche il suo diretto marcatore. Poi, è Iemmello show: il bomber rossonero prima è lesto a insaccare, toccando sotto porta un assist al bacio di Angelo (20’) e poi, una manciata di minuti più tardi (25’), fugge in solitaria imbeccato direttamente dalla rimessa laterale e batte Vaccarecci con un rasoterra sotto le gambe dell’estremo difensore ospite. 


LA RIPRESA. Tutto già deciso? Neanche a dirlo. Il Cittadella opera un doppio cambio prima del via della ripresa (dentro Maniero e Benedetti al posto di Bizzotto e Amato) e si affaccia subito dalle parti di Narciso, costretto a soccombere al 50’ quando Coralli realizza di testa. I rossoneri sembrano subire il colpo, Narciso si supera respingendo ancora su Coralli e nel frattempo si diletta in uscite spericolate. Nei rossoneri escono Sainz Maza e Iemmello per far posto ad Arcidiacono e Gerbo e dopo qualche minuto di sofferenza, scompaiono i fantasmi del passato: Riverola da fuori, respinta corta di Vaccarecci e Sarno timbra la sua doppietta personale di testa.


IN 10. Il Foggia prova a guastarsi la festa da solo: all’85’, pochi secondi dopo l’ultima sostituzione (Chiricò per Riverola), Narciso esce in maniera scomposta e viene espulso. Finite i cambi, in porta entra Vacca, determinante nel deviare sul palo la punizione da fuori area e bravo a lasciare inviolati i pali. Finisce 4-1, tra l’entusiasmo dei rossoneri.


I TRIBUTI. La partita ha vissuto anche vari momenti di tributo, per celebrare gli anniversari della morte di Franco Mancini e Piero La Salandra, oltre al commosso ricordo di Paolo List, deceduto pochi giorni fa.  

di Redazione