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  • Pubblicata il: 01/10/2024 15:11:24

Il Capodanno anticipato: a Foggia botti e petardi a tutte le ore, è allarme in città

In estate, il problema è la puzza che attanaglia la città: ogni sera il dubbio è se sfidare il caldo o l'odore nauseabondo. Neppure il tempo di archiviare questo fenomeno - anche perchè nella zona di via Napoli viene ancora nitidamente avvertito -, che ne arriva un altro autunnale: i botti. Intensi, fragorosi, potenti, rumorosi: ne esplodono alcuni nel pomeriggio e si intensificano in serata. Non sono i fuochi pirotecnici di mezzanotte o a ridosso di quell'ora per celebrare compleanni o cerimonie varie (comunque fastidiosi): a Foggia, da oltre una settimana, ogni giorno i cittadini convivono con questi scoppi costanti. Un brutto e preoccupante fenomeno che viene avvertito e vissuto da tutti ma che sembra impossibile da arginare e così i cittadini si ritrovano nelle stesse condizioni della puzza estiva: subire supinamente.

ABITUDINE INQUIETANTE. La scena si ripete quotidianamente: il botto fragoroso, gli allarmi e antifurti che suonano, la gente che sobbalza e prova a capire dove sia stato piazzato il petardo. Una (brutta) consuetudine alla quale i foggiani sono abituati nel periodo natalizio, in vista del Capodanno, ma che sta diventando inquientante, considerato che è appena cominciato ottobre.

I GIOVANISSIMI. Alcuni degli autori sono giovanissimi e preoccupa anche l'ennesima stupida "sfida/challenge", con bande di ragazzini che girano la città e fanno esplodere le "cipolle", ovviamente immortalandosi durante la performance.

I CONTROLLI. La considerazione allora viene naturale: se il fenomeno allarmante è avvertito in pratica dall'intera popolazione si può dare per scontato che anche istituzioni e forze dell'ordine siano allertate. Certo,è difficile (più difficile dell'individuazione delle responsabilità della puzza) cogliere in flagranza gli autori, anche perchè le zone sono varie ed è impensabile ritenere che si possano sorvegliare contemporaneamente tutte le aree cittadine. E' altrettanto evidente, però, che vanno rafforzati presidi nelle zone e negli orari in cui si registrano principalmente gli episodi, evitando che la moda dilaghi e il caso deflagri. Prevenire è meglio che curare, recitava il noto claim. Controllare è meglio che aspettare pericolosi incidenti.

di Redazione