Foggia, sequestrati beni per 700 mila euro a persone vicine ai clan mafiosi
I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari stanno dando esecuzione a
un decreto di sequestro preventivo - emesso, su richiesta di questa Procura della Repubblica,
dal G.I.P. del Tribunale di Foggia - di beni, tra i quali quote societarie, appartamenti,
fabbricati, fondi rustici, autovetture e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di
circa 700 mila euro.
IL REATO. Nel provvedimento è stata riconosciuta l’esistenza di un concreto quadro
indiziario a carico di 13 persone, in
relazione alle ipotesi di reato previste dalla Legge “Rognoni – La Torre” e dal nuovo codice
delle leggi antimafia che obbligano le persone - condannate in via definitiva per taluno dei
reati di competenza della Direzione Distrettuale Antimafia (tra cui quello ex art. 74 del d.P.R.
309/1990, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope),
ovvero già sottoposte, con provvedimento definitivo, a una misura di prevenzione - a
comunicare al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza competente
in relazione al luogo di dimora abituale, per 10 anni ed entro 30 giorni dal fatto, tutte le
variazioni nell’entità e nella composizione del proprio patrimonio concernenti elementi di
valore non inferiore a 10.329,14 euro.
L'ACCUSA. Secondo l’impostazione accusatoria, accolta dal G.I.P. presso il locale Tribunale, i soggetti attinti dalla
misura residenti a Foggia e nella provincia - pur condannati o sottoposti a una misura di
prevenzione - avrebbero omesso di comunicare operazioni attive o passive, aventi riflessi sul
proprio patrimonio, di valore superiore al limite di legge. Tra le operazioni che sarebbero state sottratte a tale forma di monitoraggio figurano la
titolarità di disponibilità finanziarie, la cessione di beni immobili, di fabbricati e di fondi
rustici, nonché l’acquisto di quote societarie, appartamenti, fabbricati, terreni agricoli e
autovetture.
In tale quadro, il G.I.P. del Tribunale di Foggia - condividendo l’analoga proposta avanzata da
questa Procura della Repubblica, basata sul solido compendio indiziario acquisito dalla p.g.
operante - ha ora emesso un decreto di sequestro preventivo di beni, anche nella forma per
equivalente, per un importo di circa 700 mila euro.