Un ponte tra Foggia e il Madagascar: storia di Angelina, che ha fatto della sua casa un orfanotrofio
Da qualche mese vive a masseria Anna Ceci, su via Manfredonia, a Foggia, in uno degli appartamenti ristrutturati della Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus, parte del progetto di housing sociale denominato Abitare le Relazioni, finanziato da Fondazione con il Sud e volto a fornire soluzioni abitative, accompagnamento, formazione e reinserimento alle persone in difficoltà. Si chiama Angelina, viene dal Madagascar e presto, grazie al progetto, riaprirà ai bambini la sua casa di Mahajanga.
“CONTINUARE, CONTINUARE E CONTINUARE”. È solo una delle tante storie che ruotano attorno ai volontari e professionisti che lavorano per Angelina e per tante altre donne e uomini provenienti da ogni parte del mondo: stranieri e italiani, anche foggiani o pugliesi di altre città che chiedono una casa e un riscatto, anzitutto umano e poi, inevitabile, sociale, lavorativo. Una storia che presto, dal cortiletto su cui si affaccia ogni mattina, in condivisione con un vicinato ormai familiare, avrà ricadute importanti anche ad altre latitudini, come spiega la stessa Angelina: “La mia pensione di invalidità è scaduta con la scadenza del permesso di soggiorno ma presto mi verrà rinnovata e così potrò riaprire casa e continuare, continuare e continuare…”.
300 EURO: QUANTO BASTA PER UN ORFANOTROFIO. Continuare ad aiutare i bambini. A fare della propria lontanissima abitazione, in Madagascar, lasciata quasi dieci anni prima, un vero e proprio orfanotrofio: un’associazione riconosciuta con tanto di personale al servizio dei piccoli senza genitori. Già, perché fino al 2018 Angelina ha potuto godere di una pensione di invalidità a causa della poliomielite contratta da bambina: appena 300 euro che ha deciso, sin da subito, di devolvere interamente a questa causa. Una cifra irrisoria in Italia ma importante in Africa, in grado di reggere una struttura capace di accogliere da dieci a trenta bambini orfani, provvedendo ai loro bisogni nel miglior modo possibile. Un filo solidale e strutturale che però, con il mancato rinnovo del permesso di soggiorno, si è dovuto bruscamente interrompere.
FOGGIA E MAHAJANGA. Da due anni, infatti, la casa-orfanotrofio di Angelina è chiusa per carenza di fondi: il mancato rinnovo burocratico ha interrotto anche l’ottenimento della pensioncina di invalidità, il solo sostentamento per l’associazione da lei diretta. Presto però, come racconta lei stessa nel video, grazie al progetto Abitare le Relazioni – che fornisce una soluzione abitativa in grado di dare una residenza riconosciuta dalla legge – Angelina vedrà rinnovato il proprio permesso e, anche, la pensione di 300 euro: quanto basta per riattivare questo circolo virtuoso che mette in contatto Foggia e Mahajanga, Puglia e Madagascar. Un piccolo, grande sogno che torna ad avverarsi e di cui godrà insieme con la sua famiglia: il marito Oliver, gran lavoratore di recente “in prova” presso una clinica di Padova, e il piccolo Arcangelo, che ogni domenica non si perde una partita della sua squadra del cuore… Il Foggia.