Il Foggia segna, soffre ma alla fine si fa rimontare dal Picerno, che infligge il primo dispiacere del 2023 ai rossoneri e passa 3-2 allo Zaccheria, al termine di una gara dove il Foggia poteva chiuderla nella ripresa ma è stato troppo impreciso. Gallo conferma Leo in difesa e Schenetti in mediana con l’ormai collaudata coppia d’attacco formata da Peralta e Ogunseye. Sull’altra sponda, Longo si affida al 4-3-1-2 con Crespi tra i pali, Novella, De Franco, Garcia e Guerra in difesa, mediana formata da Dettori, De Cristofaro e De Ciancio mentre in avanti Kouda ha il compito di ispirare D’Angelo e Diop.
PARI E PATTA. Proprio il numero 29 ha la prima occasione dopo solo un minuto ma è impreciso di testa. Un’incursione al 5’ di Schenetti in area stoppata bruscamente fa gridare al rigore lo Zaccheria (che ha ricordato con un minuto di silenzio la scomparsa di Gianluca Vialli) ma l’arbitro lascia correre. Un minuto dopo il Foggia è più incisivo e passa: Peralta apparecchia in area per Garattoni che è bravo a incunearsi e batte di potenza Crespi. La reazione lucana è in uno schema – non troppo riuscito – di Kouda che calcia di prima intenzione sugli sviluppi di un calcio di punizione, senza però trovare la porta. Il Foggia è ben messo in campo: Leo pare ormai trovarsi a suo agio nella posizione difensiva, Petermann ha la giusta libertà per far girare l’orologio del gioco rossonero e, in avanti, Peralta è ispirato. Il Picerno accusa la pressione avversaria e si fa vedere timidamente in avanti, come al 30’ quando De Cristofaro viene imbeccato bene in area ma controlla male. Il Foggia non sta a guardare e un minuto dopo Schenetti si ritrova un buon pallone tra i piedi dopo un rimpallo favorevole in area, ma spara a lato. Ma quando sembra che la gara si addormenti il Picerno trova il pari: al 39’ Schenetti perde palla a metà campo, me approfitta D’Angelo che inventa una parabola imprendibile per Nobile, all’incrocio dei pali. Il Foggia non morde e prima del riposo ci prova ancora dalla distanza Guerra, stavolta centrale e facile per Nobile.
GOL E RIMONTA. Pronti via e Garattoni potrebbe raddoppiare, con una bella conclusione a incrociare che sfiora il palo. Il Foggia è costantemente presente nella metà campo avversaria e cerca soprattutto le combinazioni negli spazi stretti mentre il Picerno attende il momento giusto per ripartire in contropiede. Il primo cambio è degli ospiti che sostituiscono Kouda con Setola, e col passar dei minuti gli spazi dei lucani si chiudono sempre di più. Lo Zaccheria rumoreggia per qualche passaggio errato di troppo e Gallo inserisce forze fresche: fuori Peralta per Iacoponi e Schenetti per Frigerio. Il Foggia si rifà vivo dalle parti di Crespi al 67’ con Costa che non trova la porta da buona posizione. I rossoneri insistono e al 68’ il muro del Picerno cade: Costa trova il giusto corridoio per Ogunseye, il “9” del Foggia ha la giusta freddezza davanti al portiere e insacca. Il Picerno accusa il colpo e al 70’ rischia di capitolare di nuovo ma gli va bene perché Iacoponi, ben servito da Ogunseye davanti al portiere, sbaglia clamorosamente e calcia alto. Chi pensa che la gara sia finita, si sbaglia però di grosso: al 73’ Dettori calcia bene una punizione dal limite, Nobile è bravo a respingere ma Guerra lo è di più e sulla ribattuta fa 2-2 di testa. Longo cambia ancora: fuori D’Angelo per Golfo e Dettori per Ceccarelli. Gallo, invece, getta nella mischia anche Nicolao e Odjer, che prendono il posto di Costa e Di Noia. Insomma, più spinta e più idee in mezzo al campo per il Foggia, che all’85’ si rivede in area avversaria ma Iacoponi calcia alto dal limite dell’area. Lo Zaccheria ha un brivido al 88’ quando Nobile blocca un cross pericoloso di Golfo, ma un minuto dopo l’incubo si materializza: sempre il numero 24’ del Picerno si fa trovare pronto in contropiede e questa volta batte Nobile per il 3-2. Finisce tra qualche fischio dello Zaccheria, che si aspettava una ripartenza decisamente diversa.