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  • Pubblicata il: 21/05/2020 20:32:29

Per contestare Landella, il Pd rinnega sé stesso: “La ciclabile andava fatta sul marciapiede, lasciando le auto in sosta”

Neanche quindici giorni fa, chiedevano più piste ciclabili per una Fase 2 sostenibile.  Ora, pur di contestare Landella e, soprattutto, accaparrarsi le simpatie dei residenti di corso Roma in guerra per la privazione di posti auto, i consiglieri comunali del Partito Democratico di Foggia rinnegano sé stessi.

L'INCHIESTA AMMINISTRATIVA. L’assist arriva dall’allagamento della pista ciclabile, dovuta alle copiose piogge degli ultimi giorni , immortalata sui social. “Affondata prima del varo - sottolineano argutamente -, come una barca costruita male, si è riempita d'acqua dopo il primo acquazzone estivo, diventando impraticabile e provocando problemi ai pedoni e agli utenti degli autobus. E agli automobilisti, costretti a scansare gente che non poteva attraversare ed era costretta a camminare in strada”. Da qui, la richiesta: “Immediatamente, il Comune apra un'inchiesta amministrativa sulla corretta esecuzione tecnica dei lavori, realizzati così visibilmente male, che si estenda all'opera analoga realizzata in via Manfredi e, chissà per quale motivo, ancora inutilizzata. Quindi, il sindaco rifletta sulla scelta compiuta per evitare di commettere gli stessi errori nell'attuazione dell'intervento previsto su viale XXIV Maggio”. Fin qui, una denuncia ineccepibile, vista soprattutto la partenza ad handicap della pista ciclabile in zona stazione. Il Pd, però, per criticare il primo cittadino, finisce per auto-rinnegarsi.

MA COME?. “La mobilità lenta e sostenibile, garantita dalla diffusione dell'uso di biciclette per gli spostamenti urbani, è un obiettivo strategico fondamentale. Reso ancor più tale dalle misure di conteni-mento del contagio da Covid-19, che hanno ridotto la capienza degli autobus urbani. Forse, però, sarebbe stato meglio realizzarla utilizzando una porzione dell'ampio marciapiede, anche in considerazione del fatto che corso Roma è una delle arterie parallele a via Rosati, dov'è il più importante mercato cittadino su cui confluiscono centinaia di persone e mezzi quotidianamente. Così com'è stata progettata e costruita la pista ciclabile, basta un'auto in doppia fila e si blocca una delle principali arterie della città, con ripercussioni anche sulla salute dei cittadini e sulla salubrità dell'ambiente in un'ampia e densamente abitata area della città. E non mi pare che il Comune sia in grado di garantire un rigorosissimo controllo del traffico da parte della Polizia locale”. In sostanza, per i consiglieri di centrosinistra, che dovrebbero avere la sostenibilità ambientale come caposaldo della propria condotta politica, andava sacrificata una porzione di marciapiede (tagliando anche il verde, tra l’altro) e quindi di zona dedicata ai pedoni, a tutto vantaggio delle automobili.

L'ASPETTO FINANZIARIO. Con un ulteriore pretesto economico: “Infine, non è indifferente la valutazione del danno provocato ad Ataf SpA cancellando almeno una cinquantina di parcheggi a pagamento in un'area semicentrale della città (Leggi anche: “Chi non sa, paga…”: sosta tariffata gratuita ma i parcometri restano attivi…). Altrettanti ne sono stati eliminati in via Manfredi e, forse, di più saranno eliminati in viale XXIV Maggio. Il presidente della società di trasporto pubblico ha valutato l'ammontare del mancato introito? È sicuro che non si avranno effetti sull'appalto per la gestione del servizio e sull'equilibrio finanziario dell'azienda?”.

di Redazione