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  • Pubblicata il: 16/07/2018 09:34:40

Alcol test e 'palloncino': cosa rischio? AIGA RISPONDE

Nuovo appuntamento con ‘Aiga risponde’, la rubrica a cura di AIGA Sezione di Foggia (associazione italiana giovani avvocati), che risponde ai quesiti legali dei lettori di Foggia Città Aperta. Periodicamente, gli avvocati analizzano casi concreti che coinvolgono i cittadini, offrendo un contributo importante per dirimere le questioni. Chiunque voglia porre un quesito può inviare una mail a redazione@foggiacittaaperta.it e visitare la pagina Facebook dell’Aiga sezione Foggia. A presiedere l’associazione è l’avvocato Valerio A. Vinelli, la rubrica è coordinata dall'avv. Fabrizia Gaia Postiglione.

IL CASO. Gentile Redazione, all’uscita di un locale, mi ha fermato la polizia stradale e per ben due volte, a distanza di pochi minuti, mi ha fatto soffiare in un palloncino. Gli agenti mi hanno detto che sono risultato positivo per un valore di 1.0 g/l, poi mi hanno ritirato la patente ed informato che mi arriverà una comunicazione della Prefettura con la sanzione comminata. Cosa può succedere? A cosa posso andare incontro ? Potevo rifiutarmi di sottopormi al controllo? 

AIGA RISPONDE. (La risposta è a cura del dott. Andrea Marino). 
Gentile lettore l’esame a cui è stato sottoposto è più comunemente denominato alcoltest ed è un controllo effettuato dalle forze dell’ordine al fine di accertare la quantità di alcol ingerito - e quindi presente - nel sangue del guidatore. In questo caso è stato utilizzato l’etilometro chimico, uno strumento composto da un palloncino, nel quale il conducente espira l’aria ed una fiala contenente un composto chimico reagisce con l’etanolo presente nell’aria espirata. L’alcoltest può definirsi positivo se - e solo se - il tasso alcolemico presente nell’organismo supera il valore di 0.5 grammi per litro (g/l) e come si potrà ben immaginare, tanto più alto risulta questo valore, tanto più afflittive potranno essere le sanzioni per il conducente. A riguardo, la fonte normativa di riferimento è il Nuovo codice della strada ed in particolare l’art. 186, rubricato “Guida sotto l’influenza dell’alcol”, il quale configura due distinte tipologie di illeciti, amministrativo e penale, a seconda che il quantitativo di sostanze alcoliche ingerito, superi o eguagli la soglia dello 0.8 g/l. Nello specifico si configurerà un mero illecito amministrativo qualora il conducente risulti positivo per un valore non inferiore a 0.5 g/l e non superiore a 0.8 g/l; in tal caso egli potrà essere punito con una sanzione pecuniaria (da euro 527 a euro 2.108) e la sospensione della patente di guida da tre a sei mesi (art. 186 c.d.s. comma 2, lett. a). Eguagliata o superata tale soglia, la guida in stato di ebbrezza, costituisce reato. Le sanzioni previste saranno quindi l’ammenda, l’arresto e la sospensione della patente di guida, comminate sempre in misura proporzionale al grado di ubriachezza accertato (se compreso tra 0,8 e 1,5 g/l o addirittura superiore a 1,5 g/l). Nel caso che ci ha esposto, lei è risultato positivo per un valore di 1.0 g/l e pertanto potrà essere sanzionato con l’ammenda da 800 a 3.200 €, l’arresto fino a 6 mesi e con la sospensione della patente di guida da sei mesi a un anno. (art.186 c.d.s. comma 2, lett. b) Cattive notizie dunque, ma del resto, non le sarebbe convenuto sottrarsi al controllo. Infatti il rifiuto di sottoporsi all’alcoltest costituisce reato autonomo, disciplinato sempre dall’art. 186 c.d.s. al cui comma 7, punisce tale condotta con la pena irrogata per il caso più grave della guida in stato di ebbrezza, vale a dire per colui, il cui tasso alcolemico è stato accertato in misura superiore ad 1,5 g/l, e dunque con l’ammenda da euro 1.500 a euro 6.000, l’arresto fino ad un anno, la sospensione della patente di guida fino a due anni, nonchè la confisca del veicolo. Per concludere le forniamo un utile consiglio: se ha dei dubbi sul corretto funzionamento dell’etilometro, se gli agenti non le hanno dato avviso di poter essere assistito da un avvocato durante il controllo e se in via generale la procedura non le è risultata corretta, si rivolga ad un avvocato al fine di impugnare il verbale di contestazione e proporre eventualmente ricorso.

di Redazione