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  • Pubblicata il: 16/05/2025 18:18:03

"Fogia, cur me fugis?": un evento dedicato a Federico II e al suo rapporto con la nostra Città

Promosso dall'associazione culturale "Terra di Capitanata"

Un appuntamento dedicato alla figura di Federico II e al suo rapporto storico con la nostra città. L'evento, intitolato "Fogia, cur me fugis?", l'appuntamento promosso dall'Associazione Culturale "Terra di Capitanata" per sabato 17 maggio.

LA GIORNATA. L'evento è dedicato alla memoria di Giovanni Palmulli, grande cultore di storia, tradizione e identità foggiana e si configurerà come una vera e propria giornata culturale che avrà inizio alle ore 12, con una visita guidata gratuita fra le emergenze architettoniche della Foggia medievale, e proseguirà con un incontro-talk alle ore 17,00, animato anche dalla presenza del gruppo di musica medievale Camerata Mvsica Antigva. In questo talk pomeridiano, che si terrà nella Sala del Tribunale a Palazzo Dogana, saranno discussi alcuni fra i temi riguardanti l'ultimo atto della vita di Federico (con i contributi del ricercatore di storia duecentesca Alessandro De Troia e del docente e blogger Saverio Maizzi), e sarà presentato (alla presenza dell'autrice) un libro scritto da una docente e studiosa palermitana, Daniela Scimeca, sul "Mistero della tomba di Federico II".

IL SENSO. L'idea è quella di dar vita ad una prima edizione di un evento che potrà ripetersi negli anni, affrontando in ciascuna edizione un tema specifico riferito alla figura di Federico II: quello di quest'anno è precisato nel sottotitolo "Da Fiorentino a Palermo: il mistero della tomba di Federico II". L'obiettivo è quello di sensibilizzare la cittadinanza sul rapporto e l'eredità storica con il "Puer Apuliae", in una città come la nostra che ha tuttora, nonostante gli eccezionali sforzi delle istituzioni culturali e di tante associazioni, un grande bisogno di conoscere e coltivare la propria Storia, che è insieme, anche un'esigenza culturale fondamentale di riappropriazione della propria identità.

LA FIGURA. La scelta di denominare l'evento citando il verso "Fogia cur me fugis", che secondo la tradizione apriva il messaggio in versi che Federico inviò alla città nell'episodio storico in cui quest'ultima gli negò l'ingresso, riassume il senso dell'iniziativa: ancora oggi, infatti, Foggia, e insieme ad essa l'intero territorio di Capitanata, "rifugge" in buona parte il proprio passato e il lascito culturale delle peculiari vicende storiche che l'hanno interessata nei secoli. Emblematico è proprio il caso di Federico II, che tanto ha amato la nostra Terra facendo di Foggia "regalis sedes inclita imperialis": la sua figura, com'è ormai avvertito nella sensibilità comune della nostra Comunità, non è stata adeguatamente "ricambiata" dalla nostra città, laddove altre (si pensi ad esempio a Jesi e al suo "Stupor Mundi Experience Museum" tematico) ne hanno invece valorizzato i contorni, rendendoli "pop" e facendone un potente motore attrattivo. "Riteniamo invece - spiegano i promotori - che Federico possa essere e rappresentare un fondamentale motore identitario per la nostra città. Il nostro intento è dunque contribuire, in un'ottica di divulgazione ma soprattutto di condivisione, all'opera di diffusione e disseminazione storica, rivolgendoci ad un pubblico non solo limitato a pochi "cultori" ma il più possibile ampio ed eterogeneo, attraverso un format innovativo, agile e coinvolgente che sappia parlare anche a fasce di interessati non necessariamente già provvisti di conoscenze storiche particolarmente approfondite". 

di Redazione