Tassi al 244%, condannato usuraio: determinante la
denuncia della vittima
Il Tribunale penale di Foggia, in composizione collegiale, presieduto dalla dott.ssa Gloria Carnevale, ha
condannato in primo grado E.D.R. per il reato di usura alla pena di 4 anni e 4 mesi di reclusione e
all’interdizione dai pubblici uffici per la durata di 5 anni, disponendo, altresì, la confisca di tutti i beni
intestati all’imputato.
LA DENUNCIA. "L’esito del processo - sottolinea il presidente della Fondazione Buon Samaritano, l'avv. Giuseppe Chiappinelli - testimonia ancora una volta l’importanza della denuncia da parte delle vittime,
che ha consentito alle Forze dell’Ordine e all’Autorità Giudiziaria, cui va il nostro più sentito
apprezzamento per il prezioso servizio reso alla collettività, di individuare l’autore del reato e di
giungere celermente alla conclusione del processo, con la condanna dell’imputato alle pene di
giustizia. In altre parole, quando le vittime collaborano, lo Stato risponde".
L'USURA. Anche in questa occasione la Fondazione Antiusura Buon Samaritano, rappresentata dall’avv.
Valentina Dinisi, non ha esitato a costituirsi parte civile nel procedimento penale, al fine di tutelare e
sostenere la vittima fin dentro le aule del Tribunale, farle sentire la vicinanza della Città e soprattutto
per sancire il primato di un diritto costituzionalmente previsto, la salvaguardia della dignità dell’uomo
nella sua dimensione sociale.
A fronte di un prestito di €1.000, l’imputato ha costretto una delle vittime a corrispondere interessi
usurari a un tasso pari al 244% annuo, ricevendo complessivamente più di €13.000, senza
dimenticare le altre persone offese coinvolte nel medesimo procedimento penale, costrette a restituire
nel giro di pochi mesi una somma pari al doppio di quanto ricevuto in prestito. "Episodi - conclude l'avv. Chiappinelli - che
dimostrano ancora una volta la gravità del reato di usura, che fa leva sulla disperazione delle persone
in difficoltà, imponendo loro condizioni che hanno come unica finalità quella di spogliarle di ogni loro
avere, a partire dalla dignità. A seguito della denuncia, le vittime di usura sono ritornate ad essere
persone libere, riprendendo con dignità e serenità la vita di ogni giorno".