La Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus “diventa” una tesi di laurea: focus sull’agricoltura sociale
A discuterla, il neo dottore Luigi Marchitto
“Agricoltura sociale: l’esperienza innovativa della Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus orientata alla multifunzionalità”.
LAUREA IN ECONOMIA. È il titolo della tesi di laurea discussa con successo lo scorso 9 marzo nelle aule del Dipartimento di Economia dell’Università di Foggia. A farne oggetto di studio è stato il neo dottore Luigi Marchitto che, da sempre interessato all’operato ormai storico che la Fondazione presieduta da Rita De Padova realizza sul territorio, ha pensato bene di analizzarla da un punto di vista prettamente scientifico. Analisi che, sotto la supervisione della Prof.ssa Mariantonietta Fiore, relatrice, gli è stata utile per conseguire la laurea magistrale in Economia e commercio.
AGRICOLTURA SOCIALE. È la prima volta che la Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus diventa l’argomento principale di una tesi di laurea: un risultato che conferma quanto di buono svolto sin qui dai volontari e dai professionisti che vi operano, in grado di lavorare a una vera e propria trasformazione del concetto stesso di Terzo Settore, quanto meno da queste parti. La tesi, pertanto, affronta una delle direttrici principali della Fondazione: l’agricoltura sociale. Quest’ultima, infatti, è analizzata soprattutto come fattore incidente di welfare, nonché di sviluppo rurale, senza dimenticare il contributo fornito in termini di innovazione, operando nel solco dei valori fondanti del mutuo soccorso e dell’accoglienza – i due volani di riferimento dell’ente diretto da Antonio De Maso.
UNA DELLE PIU’ GRANDI AZIENDE BIOLOGICHE. Il dottor Marchitto ha sviscerato le modalità di azione attraverso le quali la Fondazione è riuscita a interpretare le dinamiche socio-economiche del settore agricolo, cogliendo appieno le opportunità che si sono generate nel corso degli anni, a partire dalle politiche di investimento. Attualmente, inoltre, la Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus gestisce una delle più grandi aziende biologiche del territorio di Capitanata con 570 ettari già in coltivazione biologica (70 in conversione) tra Foggia, Manfredonia e Lucera. Si tratta di un’ampia fetta di proprietà agricola destinata, nel giro di pochi anni, a diventare interamente biologica.