Furti di rame, maxi sequestro a Foggia. Landella plaude e chiede "pene severe come nell’Est Europa"
Stretta sui furti di rame a Foggia. Agenti della Polfer hanno sequestrato circa 1,7 tonnellate di rame rubato nascosto in un magazzino del centro cittadino, di proprietà di un foggiano di 60 anni, poi denunciato in stato di libertà per ricettazione. Nel magazzino, alla periferia di Foggia, sono stati trovati 1.680 chilogrammi di rame di vario tipo, di cui 170 chili di corda ramata utilizzata negli impianti fotovoltaici, 437 chili di cavi elettrici sguainati e 1.073 chili di cavi telefonici Telecom, oltre a 23 manufatti dello stesso metallo. Tutto il materiale era pronto per essere venduto al mercato estero, presumibilmente nei paesi balcanici.
I FURTI. Le aziende maggiormente colpite dal fenomeno dei furti di rame sono risultate Rete Ferroviaria italiana, Telecom ed Enel. "Foggia, al pari di altre città - ha spiegato il dirigente del Compartimento della polizia ferroviaria di Puglia, Basilicata e Molise, Giancarlo Conticchio - ha la criticità di essere un po' la capitale dei furti di rame. Noi come polizia ferroviaria, insieme al Corpo forestale e alla polizia di Stato, stiamo portando avanti un'attività mirata diretta ai rottamai". Conticchio ha voluto sottolineare che "non è tanto il valore della merce rubata, quanto il disservizio che crea alle varie aziende e ai cittadini, come conseguenza. Basti pensare, ad esempio, al pericolo che creano alla circolazione ferroviaria e ai passeggeri".
L’APPELLO (INASCOLTATO) AD ALFANO. Sullo stesso punto ha voluto battere il sindaco di Foggia, Franco Landella, che stamattina ha incontrato una delegazione della Polizia Ferroviaria: “Ho voluto ringraziare personalmente e a nome dell’intera città il dirigente del Compartimento della Puglia, della Basilica e del Molise della Polizia Ferroviaria, Giancarlo Conticchio per l’operazione “Oro rosso” – ha commentato il primo cittadino – e per l’attenzione prestata verso la nostra città, dove già da alcuni mesi si registrano numerosi furti di cavi di rame che spesso creano disagi ai cittadini ed alle aziende che operano nel territorio. Situazione che ho già denunciato più volte sia al ministro degli Interni, Angelino Alfano, che al sottosegretario Gianpiero Bocci, senza però ottenere grandi risultati».
“PENE PIÙ SEVERE”. “Purtroppo la legge attuale prevede solo una denuncia penale per chi commette questo tipo di reato – ha sottolineato il sindaco Landella – mentre in alcuni Paesi dell’Est Europa, dove si concentra il mercato nero del rame, questi fenomeni vengono puniti con pene molto più severe. Sono sicuro che le forze di polizia che operano sul territorio riusciranno a contenere un fenomeno che ha condizionato negativamente migliaia di persone e che, come è stato giustamente sottolineato dalla Polizia ferroviaria, in provincia di Foggia ha assunto dimensioni emergenziali”.