Negli ultimi venti giorni, nel Foggiano, sono stati sequestrati oltre 200 quintali di rame e arrestate, a vario titolo, 13 persone, sia italiane che straniere. I risultati di questa massiccia attività di contrasto e prevenzione dei furti di rame da parte delle forze di polizia ha centrato il secondo grande obiettivo. Non solo assicurare alla giustizia i presunti predoni e ricettatori dell’oro rosso, ma arginare il fenomeno che causa notevoli disagi e disservizi sia alla cittadinanza che all’economia locale.
ENEL: FURTI IN CALO. I primi dati, in questo senso, arrivano direttamente dall’Enel: nell’ultimo mese, secondo l’azienda di energia, i furti di rame ai danni dalle linee elettriche sono calati del 60% e questo – indubbiamente - grazie al lavoro svolto sul campo dalle forze di polizia che, da ultimo, si è rafforzato con la costituzione di un apposito pool investigativo con delega diretta della Procura della Repubblica di Foggia. Inoltre, per migliorare il servizio sul territorio, è stata anche avviata, dallo scorso mese di marzo, una collaborazione con la polizia romena, nell’ambito del progetto I.T.A.R.O..
“SYRIANA 3”: SEI ARRESTI. L’ultimo maxi-sequestro di rame si è avuto, la scorsa notte, nelle campagne di Orta Nova. Qui, investigatori della squadra mobile hanno individuato un’azienda agricola in disuso utilizzata come base logistica per il carico-scarico dei cavi elettrici trafugati e pronti per essere ripuliti e trattati per essere venduti. Per il fatto, sono stati arrestati sei cittadini romeni. In manette (fermo di polizia giudiziaria), con l’accusa di ricettazione, sono finiti Mihai Cristinel di 40 anni, Florin e Eugen Predescu di 24 e 52 anni, Tiberiu Vladut Florea di 22 e Ionut Cristian Stanescu di 19. Tra loro, anche Florin Fudulu, 25enne già coinvolto nella prima operazione Cuprum del 2011. L’intero carico di cavi elettrici sequestrati al momento del blitz era di oltre 12 quintali e rappresentava quanto sottratto dai “predoni del rame” nei precedenti 3 giorni.