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  • Pubblicata il: 14/04/2025 18:32:22

“Gente di facili costumi”, al Teatro Giordano Flavio Insinna porta in scena lo spettacolo di Nino Manfredi

Flavio Insinna e Giulia Fiume sono i protagonisti di “Gente di facili costumi” di Nino Marino e Nino Manfredi per la regia di Luca Manfredi, figlio di Nino. Lo spettacolo andrà in scena mercoledì e giovedì 23 e 24 aprile alle 21 al Teatro Umberto Giordano di Foggia.

LO SPETTACOLO. Andato in scena per la prima volta nel 1988, con lo stesso Nino Manfredi nei panni del protagonista, questo testo è considerato ancora oggi uno dei più eclatanti apparsi sulle scene teatrali italiane negli ultimi decenni, la storia della costruzione di una tolleranza tra vicini di casa, stili e modi di vita diversi. Le scene sono di Luigi Ferrigno, i costumi di Giuseppina Maurizi, le musiche di Paolo Vivaldi e il disegno Luci di Antonio Molinaro. Lo spettacolo, organizzato in collaborazione con Puglia Culture.

LA TRAMA. Protagonisti della pièce sono Anna – nome d’arte “Principessa” – una prostituta disordinata e rumorosa che sogna di diventare “giostraia” e Ugo, l’inquilino del piano di sotto, un intellettuale che vivacchia scrivendo per la tv e per il cinema ma che sogna di fare film d’arte. La vicenda prende il via la notte in cui Ugo sale al piano di sopra per lamentarsi con la coinquilina che tornando a notte fonda e accendendo il giradischi l’ha svegliato e lei, per la confusione, lascia aperto il rubinetto dell’acqua della vasca allagando irrimediabilmente l’appartamento di lui. Ugo sarà costretto quindi, anche a causa di uno sfratto, a trovare rifugio dalla “Principessa”. Con questa convivenza forzata inizia un confronto/scontro costellato di incidenti e incomprensioni, ma anche un curioso sodalizio, dove ciascuno condivide con l’altro ciò che ha. Le reciproche posizioni vanno mano a mano ammorbidendosi perché diventa chiaro che ad incontrarsi non sono state solo due vite agli antipodi, ma soprattutto due sogni all’apparenza irrealizzabili. Dall’incontro tra Anna e Ugo nasce un turbine di disastri, malintesi, ilarità e malinconie pienamente in sintonia con l’immagine che il loro autore, Nino Manfredi, ha lasciato nel ricordo di ognuno di noi.

di Redazione