L’ORDINANZA. Il provvedimento – spiegano da Palazzo di
Città - è stato adottato anche a seguito dell'incendio che il 9 dicembre 2016
si è sviluppato nel campo, provocando la morte di una persona e la distruzione
di una cinquantina di baracche costituite da materiale infiammabile, e della
nota dell'ARPA Puglia del 31 gennaio 2017 che ha verificato la presenza di
lastre di eternit prodotte in frantumi probabilmente a seguito delle alte
temperature che si sono sviluppate a seguito dell'incendio.
DAL PREFETTO. Sempre
nella giornata odierna il primo cittadino ha ricevuto a Palazzo di Città
l'ambasciatore bulgaro Marin Raykov, che successivamente si è recato dal
prefetto di Foggia, Maria Tirone, proprio per parlare delle precarie condizioni
in cui versa il ghetto di Masseria Fonte del Pesce. Il prefetto ha "assicurato assistenza e tutela dei
diritti civili della popolazione occupante il ghetto" e ha comunicato
"di aver già individuato una risoluzione abitativa per almeno quattro
nuclei familiari, impegnandosi a cercare a breve termine altre soluzioni per le
famiglie rimaste". L'ambasciatore – evidenziano dalla Prefettura - "ha
ringraziato il prefetto per l'impegno e il lavoro svolto nel tentativo di
risolvere l'importante problematica" e ha garantito "tutto l'appoggio
possibile nel tentativo di alleviare la grave situazione in cui versano i
cittadini bulgari di origini rom che occupano il ghetto nella speranza che
possa essere trovata una soluzione adeguata nel più breve tempo
possibile".