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  • Pubblicata il: 24/10/2014 10:45:04

Gian Antonio Stella incontra il pubblico foggiano e muove guerra alla burocrazia

Questa sera, ore 18, Fondazione Banca del Monte

Il giornalista del Corriere della Sera, autore della celebre inchiesta “La Casta” che, con il suo record di copie vendute (oltre un milione) e di traduzioni, ha rivelato al mondo il livello dei parlamentari italiani, incontra per la prima volta assoluta il pubblico di Foggia. Mercoledì 29 ottobre, alle ore 18, nella Sala “Rosa del Vento” della Fondazione Banca del Monte di Foggia, che insieme con la libreria Ubik ha organizzato l'evento, Gian Antonio Stella presenta il suo ultimo lavoro, “Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli”, edito da Feltrinelli. 
 
 
“LE PUBBLICHE ASSURDITA' ITALIANE”. Alla berlina, questa volta, uno dei mali più gravi del Belpaese, “preda secolare di cavilli, leggi e imbrattacarte”. Se la Germania traina l’economia dell’intera eurozona, scrive Stella, l’Italia ha un altro primato invidiabile: paga i suoi dirigenti dodici volte il reddito medio dei suoi cittadini (i colleghi tedeschi “solo” quattro volte). In verità poi, questo non sarebbe neanche il vero male, quanto piuttosto quello legato alle cosiddette “pubbliche assurdità” che tengono in scacco le amministrazioni italiane. Leggi inutili, concessioni assurde, interrogazioni parlamentari al limite della farsa: un allucinante e spietato itinerario alla scoperta della patologia endemica dell'Italia. L'intento del libro del noto giornalista è quello di comprendere e denunciare come la peggior giungla legislativa possa uccidere anche la più florida economia, lasciando in cambio, come consolazione, momenti d’irresistibile, involontario umorismo.
 
L'AUTORE. Gian Antonio Stella, nato ad Asolo nel 1953, è scrittore, giornalista, inviato speciale ed editorialista storico del “Corriere della Sera”. Autore di diversi libri editi dalle più importanti case editrici, ha ricevuto un numero elevatissimo di premi e riconoscimenti in ambito giornalistico. Nel 2007 ha pubblicato La casta che, con oltre 1.300.000 copie vendute e ben 24 edizioni, resta il saggio italiano più venduto di sempre e la pubblicazione più importante della sua carriera. Tra i suoi libri più famosi si ricordano anche L'Orda, in cui parla della ostilità che per decenni accolse gli emigranti italiani all’estero, Schei, un'indagine sul Nordest d'Italia, il cui titolo in Veneto significa soldi; La Deriva (ancora con Rizzo) che denunciava prima della grande crisi i temi del declino italiano e Negri, froci, giudei & co. L’eterna guerra contro l’altro, un libro sul razzismo salutato da Claudio Magris come “un potente, ferocemente ilare e doloroso dizionario o prontuario universale di tutte le ingiurie, odi e pregiudizi nei confronti del diverso d’ogni ge­nere”. Prima del libro Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli, ha pubblicato Se muore il Sud, sempre con il collega Sergio Rizzo e per la casa editrice Feltrinelli.
Il giornalista del Corriere della Sera, autore della celebre inchiesta “La Casta” che, con il suo record di copie vendute (oltre un milione) e di traduzioni, ha rivelato al mondo il livello dei parlamentari italiani, incontra per la prima volta assoluta il pubblico di Foggia. Mercoledì 29 ottobre, alle ore 18, nella Sala “Rosa del Vento” della Fondazione Banca del Monte di Foggia, che insieme con la libreria Ubik ha organizzato l'evento, Gian Antonio Stella presenta il suo ultimo lavoro, “Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli”, edito da Feltrinelli.
“LE PUBBLICHE ASSURDITA' ITALIANE”. Alla berlina, questa volta, uno dei mali più gravi del Belpaese, “preda secolare di cavilli, leggi e imbrattacarte”. Se la Germania traina l’economia dell’intera eurozona, scrive Stella, l’Italia ha un altro primato invidiabile: paga i suoi dirigenti dodici volte il reddito medio dei suoi cittadini (i colleghi tedeschi “solo” quattro volte). In verità poi, questo non sarebbe neanche il vero male, quanto piuttosto quello legato alle cosiddette “pubbliche assurdità” che tengono in scacco le amministrazioni italiane. Leggi inutili, concessioni assurde, interrogazioni parlamentari al limite della farsa: un allucinante e spietato itinerario alla scoperta della patologia endemica dell'Italia. L'intento del libro del noto giornalista è quello di comprendere e denunciare come la peggior giungla legislativa possa uccidere anche la più florida economia, lasciando in cambio, come consolazione, momenti d’irresistibile, involontario umorismo.
L'AUTORE. Gian Antonio Stella, nato ad Asolo nel 1953, è scrittore, giornalista, inviato speciale ed editorialista storico del “Corriere della Sera”. Autore di diversi libri editi dalle più importanti case editrici, ha ricevuto un numero elevatissimo di premi e riconoscimenti in ambito giornalistico. Nel 2007 ha pubblicato La casta che, con oltre 1.300.000 copie vendute e ben 24 edizioni, resta il saggio italiano più venduto di sempre e la pubblicazione più importante della sua carriera. Tra i suoi libri più famosi si ricordano anche L'Orda, in cui parla della ostilità che per decenni accolse gli emigranti italiani all’estero, Schei, un'indagine sul Nordest d'Italia, il cui titolo in Veneto significa soldi; La Deriva (ancora con Rizzo) che denunciava prima della grande crisi i temi del declino italiano e Negri, froci, giudei & co. L’eterna guerra contro l’altro, un libro sul razzismo salutato da Claudio Magris come “un potente, ferocemente ilare e doloroso dizionario o prontuario universale di tutte le ingiurie, odi e pregiudizi nei confronti del diverso d’ogni ge­nere”. Prima del libro Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli, ha pubblicato Se muore il Sud, sempre con il collega Sergio Rizzo e per la casa editrice Feltrinelli.

di Redazione