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  • Pubblicata il: 08/12/2014 18:50:01

Gino Lisa, la Blue wings torna a parlare: accuse a Vendola, AdP e politici foggiani

Niente voli, le "verità" di Valerio Zifaro

“Sulla vicenda dei voli dall’aeroporto Gino Lisa di Foggia, le incredibili dichiarazioni del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, i tentennamenti di Aeroporti di Puglia, è il momento di dire come stanno veramente le cose, anzitutto che siamo stanchi di essere la foglia di fico delle vergogne degli altri”. Dopo settimane di silenzio, Valerio Zifaro torna a parlare. E il rappresentante in Italia della Blue Wings Air - la società inglese di brokeraggio che, tramite Air Vallée, avrebbe dovuto far decollare l’aeroporto foggiano -, lo fa con una lunga nota. Ed eccola, punto per punto.
 
LA STOCCATA A VENDOLA. “Intanto – scrive Zifaro-, a Vendola che auspica imprenditori che intendano investire sul Gino Lisa ricordiamo che il suo Governo per attrarre le compagnie aeree a Bari e Brindisi elargisce agli operatori 17 milioni di euro l’anno per azioni di marketing e sconti sull’handling, cioè i servizi operativi di terra. A tal proposito, a Vendola chiediamo che fine ha fatto il milione di euro previsto nel bilancio regionale per incentivare i voli aerei su Foggia”.
LA CONFERENZA STAMPA E I VOLI. Sulla conferenza stampa, Zifaro fa intendere che a suo giudizio è stato uno “spot” alla Regione, prima di aver definito il tutto. “Perché – è bene chiarirlo – noi, che pure abbiamo accettato di offrire un assist al Governatore della Puglia nel celebrare una affrettata conferenza stampa di annuncio dei voli per cui molto c’era ancora da chiarire e definire con la Regione e Aeroporti di Puglia, noi da Vendola e da Adp non abbiamo avuto alcun beneficio: né economico, né logistico”, scrive Zifaro.
I SOLDI PER VOLARE. “Anzi – prosegue Zifaro -, va rimarcata l’estrema solerzia con cui Adp ci ha recapitato fattura di circa 6 mila euro per servizi aeroportuali, non appena il nostro Fokker di Air Vallée ha messo le ruote sulla pista dello scalo aereo di Foggia. Si, anche questo va detto: mentre per alzarsi in volo da qualsiasi aeroporto d’Italia di categoria maggiore a quello di Foggia, gli aerei non pagano, noi per ogni aereo che facciamo decollare, vuoto o pieno, dobbiamo pagare un migliaio di euro. Questo perché, appunto, il Gino Lisa è un aeroporto declassato, come solo qualche giorno fa ha preso coscienza il Governatore Vendola scrivendo al Ministro Lupi”.
SIAMO IL FATEBENEFRATELLI? Per Zifaro ci sarebbe proprio il declassamento dello scalo foggiano dietro il mancato decollo dei voli Foggia-Milano. “Dopo aver schedulato, cioè programmati e comunicati ad Aeroporti di Puglia, i voli il lunedì e il venerdì Foggia-Milano, a partire dal 27 ottobre, e i voli il sabato Foggia-Torino a partire dal 6 dicembre (resi noti anche durante la conferenza stampa con Vendola) – prosegue Zifaro - scopriamo che da Foggia non è possibile decollare e rientrare lo stesso giorno perché l’Enav assicura il servizio della torre di controllo solo dalle 8 alle 16. Dagli organi d’informazione apprendiamo, poi, che Aeroporti di Puglia avrebbe risolto il problema con la disponibilità della torre di controllo per l’intera giornata, ma solo per il lunedì e il venerdì; di fatto, ci viene impedita l’agibilità dell’aeroporto di Foggia per i voli Foggia-Torino e per tutte le altre tratte charteristiche infrasettimanali che potevano ripagarci del consistente sforzo economico sostenuto con i voli per Milano. Com’è pensabile che un vettore possa reggere la propria attività aerea con un solo volo, facendosi carico anche di quei costi che lo stesso Vendola ritiene insostenibili per lo scalo foggiano? O davvero Vendola e AdP pensano che la Bue Wings sia la loro “fatebenefratelli”?” #facebook#
LA COLPA DELLE ISTITUZIONI. Zifaro, infine, punta l’indice contro le istituzioni locali. Tutte. “Gli imprenditori che auspica Vendola – conclude - , non gestiscono soldi pubblici, ma opportunità che devono trovare l’humus istituzionale giusto per annidarsi e devono risultare congruenti con il proprio piano industriale: il nostro, in tal caso, prevede di realizzare economie circolari dall’espletamento di tutte le attività di volo programmate e comunicate ad Aeroporti di Puglia; significa che, con l’indisponibilità dell’aeroporto foggiano per tutti i giorni della settimana, disponibilità che invece ci era stata assicurata, diventa estremamente difficile sostenere i costi che ci vengono chiesti per il Foggia-Milano. Chi sono, allora, i fantasmi in tutta questa vicenda? Siamo noi della Bue Wings che ci abbiamo messo faccia e portafogli, oppure a sparire sono stati tutti coloro che avrebbero dovuto supportarci in questa sfida? E non parlo solo di Vendola, ma anche di tutti gli altri livelli istituzionali e politici: dai consiglieri e assessori regionali, ai rappresentanti foggiani che abbiamo nel Parlamento italiano ed in quello europeo. Non uno di loro ha incalzato il governo regionale pugliese per capire come stessero realmente le cose sul “Gino Lisa”; nessuno ha presentato interrogazione parlamentare al Ministro Lupi per chiedere, ad esempio, come mai avesse deciso di escludere dagli aeroporti di interesse nazionale Foggia e inserire Salerno, dandogli in dote anche 40 milioni di euro”.
IL "DERBY". E poi, il vittimistico finale. “In definitiva, realizziamo di essere stati gli unici giocatori dell’ennesimo derby tra Bari e Foggia, ancora una volta disputato a svantaggio di Foggia, per il semplice fatto che la nostra città e la nostra provincia non riesce a trovare neppure nei suoi rappresentanti i sostenitori giusti. In ogni caso, vogliamo sperare che per poter far decollare i nostri voli da Foggia non ci toccherà aspettare l’elezione del nuovo governatore della Puglia”.

di Redazione