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  • Pubblicata il: 15/11/2013 16:25:00

Gino Lisa. Si sveglia la Confcommercio: chiede alle imprese di far sentire la voce

"La nuova pista al servizio del rilancio economico"

“Sulla questione aeroporto il mondo delle imprese deve assumere una posizione univoca e decisa; non è più il tempo delle parole o dei tentennamenti. Dobbiamo sapere una volta per tutte se il Gino Lisa con la nuova pista può essere l’infrastruttura del territorio al servizio di un rilancio economico che parta dal turismo. Le amministrazioni locali coinvolte e tutti i nostri rappresentanti politici hanno il dovere di farci capire se come imprenditori dobbiamo o meno investire in un settore sempre più dinamico e competitivo”. Queste le parole del presidente di Confcommercio Damiano Gelsomino dopo una ricognizione fatta con i componenti di giunta dell’organizzazione di categoria. Anche se c’è da dire che il risveglio di Confcommercio sulla questione Gino Lisa arriva un po’ in ritardo. Dopo che Aeroporti di Puglia ha sospeso il bando pubblico per l'appalto dei lavori relativi all'allungamento della pista del Gino Lisa.

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BASTA LAMENTELE. PIU' FATTI Sul fatto che le imprese debbano far sentire la loro voce a riguarda, non ci sono dubbi. Ma che fine hanno fatto in tutto questo periodo? Eppure “continuiamo tutti a ripeterci che turismo e agroalimentare sono gli asset strategici su cui la nostra provincia deve puntare” rileva Gelsomino.  Per questo, “ora c’è bisogno di sapere con quali strumenti dare valore a queste risorse; e questa non è una sterile rivendicazione territoriale. Credo sia inutile – evidenzia Gelsomino – continuare nelle lamentele e nelle doglianze fini a se stesse. I problemi che si stanno evidenziando, dalla procedura di infrazione dell’Unione Europea alla questione legata all’impatto ambientale, potrebbero essere più complessi di quanto si immagini,  ma non per questo irrisolvibili. In questa fase di rinnovo del Consiglio Camerale il mondo delle imprese sta cercando nuove forme di dialogo e d’intesa. Facciamoci noi imprenditori, allora, promotori di una iniziativa per capire se e come eventualmente intervenire all’unisono come territorio”.

LA SFIDA Per Confcommercio, dunque, non ci sono dubbi: “Come associazioni di categoria abbiamo il dovere e la necessità di provarci. C’è bisogno di nuove strategie, o meglio, di nuovi percorsi per rendere fruttuose le strategie già individuate. Su questo – conclude il presidente di Confcommercio – non è importante chi mette insieme i giocatori, ma il risultato della sfida che andiamo a giocarci”.  Meglio tardi che mai.

di Redazione