Giovanni Rinaldi e quei bambini che unirono l’Italia
La presentazione nella sede della CGIL
“Lavoro da quaranta e più anni con le fonti orali. Questo è essenzialmente un libro di voci, di parole dette, di racconti che contengono, nella mia trascrittura, anche le emozioni, i gesti, le cose non dette, dei miei testimoni. Persone anziane, uomini e donne, che mi hanno aperto la porta della propria casa e della propria vita”.
BAMBINI POVERI DA SUD A NORD. Giovanni Rinaldi definisce in questi termini il suo ultimo lavoro editoriale, “C’ero anch’io su quel treno” (Solferino, 2021): una raccolta di testimonianze dirette di quella che è stata definita la più bella storia di solidarietà politica e sociale dacché esiste la Repubblica italiana. Scrittore, ricercatore di storie orali, fotografo e documentarista antropologico attento alle vicende delle classi subalterne, è atteso giovedì 9 dicembre alle ore 17 nell’auditorium della Camera del Lavoro di via della Repubblica 68, sede foggiana della CGIL, per presentare il suo ultimo libro incentrato sui cosiddetti “treni della felicità”. Cos’erano? Erano i convogli che nel secondo dopoguerra trasportavano i bambini poveri del Sud verso il Centro-Nord, dove sarebbero stati ospitati per un certo tempo da famiglie non sempre abbienti, ma desiderose di dare aiuto ed assistenza ai meno fortunati.
STORIE DEL SINGOLO E STORIA DEI TANTI. Un “racconto dei tanti incontri – spiega Rinaldi – in un’architettura narrativa che incrocia le storie del singolo con la Storia dei tanti, la storia dei bambini con quella delle loro famiglie (quelle di origine e quelle di accoglienza), la storia del contesto sociale da cui si partiva con quello che si scopriva arrivando”. Per anni, lo storico e autore cerignolano ha rintracciato, ascoltato e intervistato i protagonisti di questa grande pagina di coesione e solidarietà che, a partire dal 1945, fu organizzata dal PCI insieme con le attiviste dell’Unione Donne Italiane. Emblematico, in tal senso, il sottotitolo del libro: “La vera storia dei bambini che unirono l’Italia”.
FARE I CONTI CON LA MEMORIA. Non un libro di memorie ma un libro su una memoria collettiva, a ben guardare, poiché, come spiega l’autore del libro, “con la memoria bisogna farci i conti. Vale per le persone, vale anche per un Paese, per una comunità. Siamo tutti, in un modo o nell’altro, costantemente alla ricerca di una vita migliore, sulla scia dei nostri desideri, per provare a cambiare la nostra condizione quando la riteniamo insopportabile. Questo riguarda gli adulti, ma riguarda anche e soprattutto i bambini, che più degli adulti conservano cicatrici e memoria del bene e del male che viene fatto loro”
.L’APPUNTAMENTO. La manifestazione è promossa dallo Spi Cgil della provincia di Foggia, in collaborazione con l’Auser Territoriale ed è a ingresso libero, previa esibizione del green pass. Dopo l’introduzione del giornalista Geppe Inserra, presidente dell’Auser, interverrà il segretario generale del sindacato dei pensionati della Cgil, Alfonso Ciampolillo. A conversare con Giovanni Rinaldi sarà Giovanni Forte, segretario generale SPI CGIL Puglia.