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  • Pubblicata il: 31/07/2012 16:40:00

Goletta Verde boccia le acque di Zapponeta

Per l’imbarcazione di Legambiente presso la foce Torrente Carapelle acque fortemente inquinate

Fortemente inquinate. Il verdetto dei  biologi di Goletta Verde è inesorabile: nel comune di Zapponeta, in località Foggiamare-Lido Rivoli, presso la foce Torrente Carapelle le acque vengono classificate come fortemente inquinate. Situazione analoga su 13 dei 20 punti controllati in questi giorni da Goletta Verde, l’imbarcazione di Legambiente che ha solcato i mari pugliesi per monitorarne la qualità delle acque e dei litorali. E questa mattina sono stati presentati i dati: 13 punti su 20 esaminati risultano critici. Dieci campioni sono risultati “fortemente inquinati”, tre i punti “inquinati”. Sotto accusa ancora una volta foci dei fiumi e canali, che dimostrano le carenze depurative soprattutto dei comuni interni, ma anche scarichi non depurati adeguatamente da impianti di trattamento attivi. 

MARGHERITA, FOCE DELL’OFANTO INQUINATA - Passando al setaccio foci di fiumi e torrenti ma anche spiagge segnalate dai cittadini attraverso il servizio SOS Goletta, senza per questo volersi sostituire al ruolo dell’Agenzia Regionale Protezione Ambiente preposta per legge ai controlli per la balneabilità, i biologi di Legambiente hanno rilevato la presenza di situazioni critiche diffuse su tutto territorio regionale, segnalate agli enti locali proprio per risalire alle fonti di inquinamento da rimuovere. A Margherita di Savoia, per esempio, il campionamento realizzato alla foce dell’Ofanto indica che le acque sono fortemente inquinate. In provincia di Foggia, invece, come detto, nel comune di Zapponeta, in località Foggiamare-Lido Rivoli, presso la foce Torrente Carapelle, la situazione non migliora: anche qui le acque vengono classificate come  fortemente inquinate. Lungo la costa pugliese sono state controllate anche alcune spiagge in gran parte segnalate dai cittadini come punti critici, ma che hanno registrato livelli di inquinamento batterico entro i limiti di legge.

FOCI E SCARICHI NON A NORMA - "Anche in Puglia non possiamo che evidenziare la situazione di inquinamento causata da alcune foci e da scarichi fognari non a norma - dichiara Stefano Ciafani, Vicepresidente di Legambiente -. Il nostro monitoraggio conferma quanto già emerso dai dati dell’Istat secondo cui la Puglia con il 60% è la quartultima regione d’Italia per percentuale di popolazione servita da un efficiente servizio di depurazione. Si tratta di un dato inferiore alla già modesta media nazionale del 76% ed addirittura più basso del 66% su cui si attestano le altre regioni del Sud e le Isole. Dei 109 comuni italiani oggetto della recente condanna da parte della Corte di Giustizia Europea - sottolinea Ciafani - 6 ricadono in Puglia (nessuno in provincia di Foggia; ndr). Le gravi carenze del sistema di depurazione non solo danneggiano ambiente e salute ma impongono al nostro Paese e quindi alle tasche di tutti noi cittadini il pagamento di multe salatissime con soldi pubblici che vorremmo invece vedere investiti in cantieri per il trattamento dei reflui fognari. E’ prioritario intervenire in maniera finalmente efficace anche nell’interesse del settore turistico - conclude Ciafani - perché tutelare l’ambiente e la qualità del mare è condizione indispensabile a uno sviluppo sostenibile di quest’attività cruciale per l’economia pugliese”.

di Redazione