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  • Pubblicata il: 17/10/2021 20:56:01

Iaccarino al Gip: “Emiliano mi chiese il sostegno di Landella alle Regionali, conservo i suoi messaggi e i suoi vocali”

Sarebbe questo il motivo per cui ad agosto 2020 lui e Landella erano più vicini

“In quel periodo aveva bisogno di me visti i rapporti che avevo con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Ho avuto la preghiera e la missione da parte del governatore di avere l’appoggio da parte di Landella per le votazioni nel mese di settembre alle regionali. Ero incaricato di formare un governo di salute pubblica”.

I RAPPORTI CON LANDELLA. A parlare è Leonardo Iaccarino, ex presidente del consiglio comunale di Foggia, interrogato dal pubblico ministero Roberta Bray in occasione dell’incidente probatorio dello scorso 9 ottobre. La domanda riguarda i rapporti tra lo stesso Iaccarino e l’ex sindaco Franco Landella. Le sue dichiarazioni vanno contestualizzate. Si sta parlando della tangente che, secondo l’inchiesta della Procura, è stata pagata dall’imprenditore Tonti a diversi consiglieri comunali della maggioranza, per ottenere il via libera a un accordo di programma. Leonardo Iaccarino racconta alla procura di aver saputo che il 15 agosto 2020, Franco Landella ha ricevuto da Tonti la prima tranche della tangente e, quindi, si aspettava da lui una telefonata. Secondo Iaccarino, però, la consegna della tangente avvenne di persona, in occasione del consiglio comunale convocato a fine agosto 2020. Franco Landella lo chiamò per farsi accompagnare in auto in Comune e in quella occasione gli lasciò una busta rossa: “Leo questo è un regalo da parte di Dani per tua moglie, c’è un profumo”. In quella busta, invece, sempre stando al racconto dell’ex presidente del consiglio comunale, trovò 2000 euro in banconote da 50 euro. Quei soldi Leonardo Iaccarino li riconsegnò a Landella in ascensore presso la sede di Via Gramsci. Aveva il timore fosse una trappola perché tra di loro “non scorreva buon sangue”.

L’INCARICO DI EMILIANO. In effetti, Leonardo Iaccarino e Franco Landella si sono scontrati più volte anche pubblicamente. Come mai, dunque, in questo caso Iaccarino è stato coinvolto nella ‘spartizione’ della tangente? È questo probabilmente il motivo che induce la pm Roberta Bray a chiedere al ‘grande accusatore’ quali erano esattamente i rapporti tra lui e Landella. “Altalenanti” risponde Iaccarino. “In quel periodo” però, e cioè ad agosto 2020, circa un mese prima delle elezioni regionali tenutesi nel mese di settembre, Landella gli si era avvicinato perchè aveva bisogno di un appoggio e di un ponte verso Emiliano. “Non riusciva a trovare collocazione alla candidatura di sua cognata (Michaela Di Donna ndr) nel centrodestra” dichiara Iaccarino. “In quel periodo poteva apparire vicino a me, ma solo in questa circostanza, perché ho avuto la preghiera e la missione da parte del Governatore Emiliano di avere l’appoggio da parte di Landella”.Secondo Leonardo Iaccarino, insomma, Michele Emiliano pensava a “un governo di salute pubblica dove c’era parte del centrosinistra, del centrodestra e i moderati e isolare quella parte che protestava”. 

LA REPLICA DI EMILIANO E I MESSAGGINI A IACCARINO. Il presidente della Regione Puglia ha cercato immediatamente di smarcarsi: “Non ci può essere confronto politico con un imputato in aula che ha il diritto di difendersi come gli pare, anche mentendo. Non dirò una parola sul punto” ha dichiarato Emiliano. E poi ha aggiunto: “Nessuno mi ha mai rappresentato nei rapporti con i sindaci della Puglia, che ho sempre tenuto personalmente. Anzi, per essere ancora più chiaro, nessuno può parlare a mio nome in nessun ambito. Spesso, lo dico per esperienza, imputati citano persone che hanno ruoli rilevanti per legittimare le proprie posizioni difensive. Verificheranno le parti del processo e i giudici il senso e il significato di ogni elemento di prova”. Una smentita a cui fanno da contraltare le precisazioni di Iaccarino, sempre nel corso dell’incidente probatorio, che alla pm Roberta Bray evidenzia: “Della missione ricevuta da Emiliano è tutto tracciato nel mio telefonino, conservo i suoi messaggi, le telefonate e i suoi vocali”.

di Michele Gramazio