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  • Pubblicata il: 11/07/2014 13:03:00

Il consiglio comunale di volponi, la giunta di neofiti: chi governa?

Il commento alle nomine di Franco Landella

Spesso nei bar si rifugia la saggezza popolare. E ieri, sorseggiando un caffè, da uno dei tavolini è arrivata la sentenza che probabilmente è riuscita a immortalare meglio la realtà: “Il problema è che ora a Foggia abbiamo un consiglio comunale di volponi e una giunta di neofiti: chi comanderà?”
 
CONSIGLIO O GIUNTA? Se la giunta del fare – come l’ha ribattezzata il sindaco di Foggia, Landella - e il consiglio uscito dalle urne riusciranno a coesistere è presto per dirlo. Fatto sta che l’istantanea di quel cliente del bar è dura da contraddire. Chi vale di più, un assessore alle prime armi o fuori dai giochi chiamato per ringiovanire e svecchiare il governo cittadino o un consigliere comunale che tra i banchi di Palazzo di Città ci ha passato più tempo che tra i banchi di scuola? Un dubbio che è venuto anche a una delle deluse, forse la più delusa, dalla composizione della giunta: Ilaria Mari. Miss preferenze Ncd si è ritrovata da potenziale vicesindaco e assessore a “semplice” consigliera comunale. Eppure, anche ai microfoni di Foggia Città Aperta, pur non nascondendo l’amarezza per la modalità della sua esclusione dalla giunta, ha ammesso: "E' in Consiglio comunale che davvero si fa la politica...”.
LE MUNICIPALIZZATE. Di delusi illustri, però, ce ne sono eccome. Ecco perché viene un altro dubbio. Chi vale di più: un consigliere comunale, un assessore o il responsabile di qualche municipalizzata? Già, perché tra gli “esclusi” vip dalla lista degli assessorati (Scapato su tutti) c’è pure chi potrebbe aver accettato qualche incarico lontano da Palazzo di Città, ma pur sempre vicino al potere. E anche su queste nomine il tempo scioglierà ogni dubbio.
MAGGIORANZA SPACCATA. Resta una situazione paradossale: il sindaco ha una maggioranza già spaccata, con il partito più suffragato, Forza Italia, che conferma l’appoggio nonostante la scelta di tre tecnici come assessori - circostanza che, alla lunga, non mancherà di provocare qualche mal di pancia. Nel Nuovo Centro Destra, invece, i giovani Innovatori si sentono già rottamati dai big del partito che pensavano di avere il diritto di sostituire. E così, Landella si ritrova un uomo solo al comando. Ma pur sempre al comando. Consapevole che se avesse scelto i soliti noti, sarebbe stato accusato di poca discontinuità e ora che ha capato un po’ di nomi fuori dal mazzo, finisce sotto l’occhio inquisitore per la poca esperienza degli assessori.
IL RUOLO DI LANDELLA. Ha fatto il decisionista, Landella. Ha scelto di fare (più o meno) di testa sua dopo che i partiti non si accordavano (di testa loro). Adesso, però, è tempo di governare. Con una certezza: se perde, avrà sbagliato (solo) lui. Se eccelle, avrà avuto ragione (solo) lui. Ma la saggezza popolare torna a far riemergere il dubbio: chi governerà davvero, gli assessori, i consiglieri o un uomo solo al comando?

di Redazione