A nulla serve il gran gol di Joe Cavallaro. Il Messina espugna lo Zaccheria nell'anticipo della 24esima giornata di Lega Pro Seconda Divisione. Ipotecata ai punti, si può dire, la vittoria degli isolani, grazie ad un primo tempo di spessore. Il vantaggio arriva al 40esimo minuto, nel momento di maggiore spinta dei padroni di casa.
IL GOL CHE ILLUDE. Un inizio di gara tutto degli isolani: pressing alto e palloni interessanti messi in mezzo. Il Foggia è contratto e avverte la tensione della partita in notturna, con tanto di passaggio su RaiSport. Gli ospiti però, non hanno Giovanni Cavallaro: al nono minuto infatti, il fantasista rossonero si fa bello di notte, penetra palla al piede nel vertice sinistro dell'area di rigore, doppio-passo su due difensori e gran gol sotto l'incrocio. È l'illusione di una notte amara – ed è la segnatura numero nove del fantasista rossonero.
Il PARI DEGLI OSPITI, MERITATO. Il Messina infatti è sempre lì e un minuto dopo il vantaggio rossonero, su azione d'angolo la squadra di Padalino salva sulla linea di porta. Passano una ventina di minuti e il Foggia è tutto dietro: prova qualche ripartenza, ma Leonetti non né Giglio, e si vede. Agnelli – non una gran prova quella del capitano – perde una palla che non deve nella mediana, il numero 10 isolano, Costa Ferreira, lascia partire una sassata che si stampa sul palo – sarà l'uomo partita e il pari è solo rimandato al 31esimo quando il numero 10 lascia partire una parabola velenosa da fuori area. L'esterno è di quelli sporchi ma tale da disegnare una traiettoria imprendibile per il portiere Narciso. Il finale del primo tempo è tutto degli ospiti, con Giorgio Corona a fare da trascinatore – i suoi quarant'anni sono solo un dettaglio anagrafico.
IL SECONDO TEMPO. Nella ripresa il Foggia riparte grintoso ma è ancora il Messina a rendersi pericoloso, sempre con Costa: tiro di mezzo esterno al lato di Narciso. Il Foggia soffre ancora il pressing alto della squadra siciliana e D'Angelo fa il solito numero alla Baresi, cincischiando palla al piede nella sua area – lo Zaccheria non gradisce. Passa un quarto d'ora però, e il Foggia va vicinissimo al gol: Cavallaro scodella al centro e Loiacono di piatto al volo tira sul portiere Lagomarsini che si salva in affanno, pallone che ritorna sui piedi dello stopper rossonero ma la ribattuta è un tiro-cross che non fa paura. Ad ogni modo, i padroni di casa prendono in mano l'iniziativa – finalmente – anche se gli isolani sono sempre in agguato, anche se il team di Grassadonia è stanco dopo aver speso tantissimo nel primo tempo. Al minuto 25 entra anche Kyeremateng al posto di Leonetti: scialba la sua prova. E proprio il nuovo entrato si procura una buona punizione alla mezzora, batte Agnelli e portiere che si salva in affanno. Alla fine però, termina anche la partita di uno sfinito Cavallaro, tra gli applausi dello Zaccheria – ha giocato quasi da solo, lì d'avanti.
AL QUARANTESIMO, COSTA FERREIRA. Il vantaggio definitivo del Messina arriva al quarantesimo e gela il pubblico di casa, proprio nel momento di maggiore pressione dei rossoneri. Corona prende palla dal limite e allarga sulla sinistra, traversone basso al centro, difesa immobile e ancora Costa Ferreira che appoggia in rete. Qualche responsabilità ce l'ha anche Narciso, intempestivo sulla rasoiata dell'esterno isolano – lasciato colpevolmente solo dalla retroguardia foggiana. La reazione dei rossoneri è tutta nella girata dal limite di Kyeremateng: rasoterra che finisce al lato. Nel finale, ancora un calcio piazzato di Agnelli ma niente da fare. Il Messina passa allo Zaccheria, e non ha rubato nulla.
A nulla serve il gran gol di Joe Cavallaro. Il Messina espugna lo Zaccheria nell'anticipo della 24esima giornata di Lega Pro Seconda Divisione. Ipotecata ai punti, si può dire, la vittoria degli isolani, grazie ad un primo tempo di spessore. Il vantaggio arriva al 40esimo minuto, nel momento di maggiore spinta dei padroni di casa.
IL GOL CHE ILLUDE. Un inizio di gara tutto degli isolani: pressing alto e palloni interessanti messi in mezzo. Il Foggia è contratto e avverte la tensione della partita in notturna, con tanto di passaggio su RaiSport. Gli ospiti però, non hanno Giovanni Cavallaro: al nono minuto infatti, il fantasista rossonero si fa bello di notte, penetra palla al piede nel vertice sinistro dell'area di rigore, doppio-passo su due difensori e gran gol sotto l'incrocio. È l'illusione di una notte amara – ed è la segnatura numero nove del fantasista rossonero.
Il PARI DEGLI OSPITI, MERITATO. Il Messina infatti è sempre lì e un minuto dopo il vantaggio rossonero, su azione d'angolo la squadra di Padalino salva sulla linea di porta. Passano una ventina di minuti e il Foggia è tutto dietro: prova qualche ripartenza, ma Leonetti non né Giglio, e si vede. Agnelli – non una gran prova quella del capitano – perde una palla che non deve nella mediana, il numero 10 isolano, Costa Ferreira, lascia partire una sassata che si stampa sul palo – sarà l'uomo partita e il pari è solo rimandato al 31esimo quando il numero 10 lascia partire una parabola velenosa da fuori area. L'esterno è di quelli sporchi ma tale da disegnare una traiettoria imprendibile per il portiere Narciso. Il finale del primo tempo è tutto degli ospiti, con Giorgio Corona a fare da trascinatore – i suoi quarant'anni sono solo un dettaglio anagrafico.
IL SECONDO TEMPO. Nella ripresa il Foggia riparte grintoso ma è ancora il Messina a rendersi pericoloso, sempre con Costa: tiro di mezzo esterno al lato di Narciso. Il Foggia soffre ancora il pressing alto della squadra siciliana e D'Angelo fa il solito numero alla Baresi, cincischiando palla al piede nella sua area – lo Zaccheria non gradisce. Passa un quarto d'ora però, e il Foggia va vicinissimo al gol: Cavallaro scodella al centro e Loiacono di piatto al volo tira sul portiere Lagomarsini che si salva in affanno, pallone che ritorna sui piedi dello stopper rossonero ma la ribattuta è un tiro-cross che non fa paura. Ad ogni modo, i padroni di casa prendono in mano l'iniziativa – finalmente – anche se gli isolani sono sempre in agguato, anche se il team di Grassadonia è stanco dopo aver speso tantissimo nel primo tempo. Al minuto 25 entra anche Kyeremateng al posto di Leonetti: scialba la sua prova. E proprio il nuovo entrato si procura una buona punizione alla mezzora, batte Agnelli e portiere che si salva in affanno. Alla fine però, termina anche la partita di uno sfinito Cavallaro, tra gli applausi dello Zaccheria – ha giocato quasi da solo, lì d'avanti.
AL QUARANTESIMO, COSTA FERREIRA. Il vantaggio definitivo del Messina arriva al quarantesimo e gela il pubblico di casa, proprio nel momento di maggiore pressione dei rossoneri. Corona prende palla dal limite e allarga sulla sinistra per Squillace, traversone basso al centro, difesa immobile e ancora Costa Ferreira che appoggia in rete. Qualche responsabilità ce l'ha anche Narciso, intempestivo sulla rasoiata dell'esterno isolano – lasciato colpevolmente solo dalla retroguardia foggiana. La reazione dei rossoneri è tutta nella girata dal limite di Kyeremateng: rasoterra che finisce al lato. Nel finale, ancora un calcio piazzato di Agnelli ma niente da fare. Il Messina passa allo Zaccheria, e non ha rubato nulla.