“Incommentabile”. Difficile trovare un termine più appropriato per definire il primo tempo del Foggian (e non solo). E se a scegliere quel termine è Pasquale Padalino , allora si capisce come i rossoneri, in campo, nella prima frazione non ci siano proprio entrati.
DUE A ZERO SENZA STORIE. “Non è stato il Foggia che siamo abituati a vedere” ha spiegato il tecnico, subito dopo il fischio finale di una trasferta mo che non resterà memorabile. Due a zero a Teramo con pochi, pochissimi lampi (soprattutto negli ultimi minuti) e due traverse che non devono, però, trarre in inganno. Il Foggia non c’è stato. Punto. Non è una tragedia, per una matricola ancora con il cantiere aperto, avere un punto in due partite. Ma va subito invertita la rotta, soprattutto a livello mentale.
NESSUNA REAZIONE. Troppi giocatori hanno giocato male – Padalino in realtà ha messo dietro la lavagna tutti – ma quel che più preoccupa è che troppi non hanno mostrato alcuna reazione né alla prima sberla, né alle prevedibili reprimende del tecnico negli spogliatoi. La superficialità nei tocchi, le distrazioni, la poca determinazione saranno anche figlie della preparazione atletica (anche se il Foggia aveva sempre mostrato il volto migliore nella ripresa), ma non solo.
IL D.G. MASI: "LA MAGLIA VA SUDATA". Ecco perché vanno apprezzate le parole del direttore generale Sario Masi: “Occorre essere più determinati perché questo campionato è molto più difficile di quello dell'anno scorso. I calciatori devono capire che la maglia rossonera va sudata”. E glielo hanno fatto capire anche i tifosi foggiani giunti fino a Teramo per sostenerli. E a proposito dei sostenitori, il d.g. assicura: “E' già cominciata la sottoscrizione della supporter card. Ad ogni modo nel caso gli abbonati non dovessero riuscire ad ottenere la tessera sarà consegnato loro il tagliando d'ingresso, sperando di poterlo fare in anticipo rispetto alla gara scorsa”. E sperando che la prossima partita mostri un volto più non sia più “incommentabile”.