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  • Pubblicata il: 11/12/2014 15:55:02

Il Giordano 'stecca' alla prima: l'accento sulla targa è grave e non acuto...

L'ex assessore e preside 'bacchetta' il Comune

Quella di Riccardo Muti non è stata l'unica "bacchettata" in occasione della riapertura del Giordano. Agli occhi di un ex assessore comunale alla cultura e preside non poteva sfuggire un errore nella lapide celebrativa per l'inaugurazione del teatro comunale.
LA TARGA. Davide Leccese, sul suo profilo facebook, ha infatti postato la foto della lapide e ha evidenziato in rosso la è di 'affinchè': “Egregio Signor Sindaco Landella – scrive Leccese -, Le faccio notare - perché i posteri non ci contestino che non conosciamo il corretto modo di scrivere in italiano - che "affinché" vuole l'accento acuto e non quello grave, come scolpito sulla lapide a ricordo della riapertura del Teatro "Giordano". Faccia provvedere alla correzione. Grazie”.
LE REAZIONI. Un modo elegante per sottolineare un errore a cui ora il Comune cercherà probabilmente di rimediare. E tra i commenti – alcuni forse eccessivi, altri si lamentano dell’eccessiva retorica della targa – c’è chi, come Giovanni Franchini, la butta sul ridere: “Ma almeno scrivi come magni: "OU, quist è u' teatr, l'agghj fatt apri' ij, che se asptamm l'at, stev'm frishk!". Almeno non sarebbe stato retorico”. Forse i puristi del dialetto noteranno altri errori, ma un sorriso lo avrà comunque strappato.

di Redazione