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  • Pubblicata il: 13/03/2015 13:51:43

Fuori "forte e autorevole”, in casa spaccato: il Pd sceglie la coppia Lusi-Piemontese, ma la polemica con Clemente continua...

E De Pellegrino si autosospende dal Gruppo consiliare

Si è riunito ieri, su convocazione del segretario cittadino del Pd, Mariano Rauseo, la direzione del partito di Foggia. Argomento di discussione, com'è ovvio che sia di questi tempi, le prossime elezioni regionali. Intanto però, proprio questa mattina, a conferma di quanto non siano chete le acque piddine in seno agli eletti al Comune, è arrivata la notizia dell'autosospensione di Alfonso De Pellegrino dal Gruppo consiliare.

PIEMONTESE: LA PROPOSTA POLITICA PIU' FORTE. All'outsider “rosa” pescata direttamente da Michele Emiliano, Patrizia Lusi, la direzione foggiana ha affiancato l'ovvia candidatura di Raffaele Piemontese: segretario provinciale del Pd e, nell'ultima tornata elettorale che l'ha riguardato direttamente, forte di 1300 preferenze, valide a garantirgli nella legislatura Mongelli la Presidenza del Consiglio a Palazzo di Città. “La proposta politica più forte”, insomma, come asserito dalla direzione del partito ma non, va detto, quella unanime, visto che ai voti i membri del partito si sono espressi così: 10 favorevoli, 4 contrari, 1 astenuto. “Il 25% del numero complessivo dei posti disponibili – fa sapere Rauseo – è stato riservato ai rappresentanti del Capoluogo”: l'intento, condivisibile, è tanto quello di rafforzare “il centro” quanto quello di garantire piena rappresentatività alla provincia di Foggia – ambito nel quale Piemontese è piuttosto accreditato.

NIENTE “CIVISMO”, ANCHE SE... "Si tratta di scelte che vanno in direzione di un potenziamento della lista – ha dichiarato Rauseo – che dovrà presentarsi forte ed autorevole ai nastri di partenza per marcare la differenza rispetto ad un civismo che, per quanto diffuso, resta altra cosa rispetto alla storia, alla identità ed alla forza del Partito Democratico". L'idea è quella di rinsaldare la forza del partito e di puntare sulla sua identità insomma, mettendo a parte “il civismo”: un'espressione che però non sembra andare d'accordo con la storia – e le simpatie – della nuova “fiamma” del Pd, visto che è cosa nota che la capolista Patrizia Lusi provenga dai movimenti pentastellati e, prim'ancora, dal partito di Di Pietro – nessuna colpa, per carità, ma tanto civismo.

“PER SEI VOLTE HO ATTESO L'ARRIVO DEI MIEI COLLEGHI”. E se per le Regionali la direzione sembra essere stata tracciata, in casa foggiana continua a tenere banco il “giallo” sulle riunioni dei gruppi consiliari (LEGGI) e, di conseguenza, la polemica tra Clemente e la direzione cittadina del Pd. Proprio questa mattina infatti, è giunta la comunicazione ufficiale dell'autosospensione dal Gruppo consiliare al Comune di Foggia del consigliere comunale De Pellegrino. Ecco la motivazione: “Tutelare la mia dignità e quella degli elettori e del Partito Democratico, offese dall'atteggiamento di chi tiene in ostaggio un organismo istituzionale per semplice ripicca. Con senso di responsabilità ho risposto a tutte le convocazioni del capogruppo Sergio Clemente – si legge ancora nel comunicato – dimessosi a parole, per contribuire al confronto sulla linea politica del Pd nel Consiglio comunale di Foggia, sulle azioni da svolgere e sulla definizione della sua rappresentanza. Per 6 volte ho atteso invano l'arrivo dei miei ex colleghi di Gruppo, e quando ci siamo finalmente ritrovati – conclude De Pellegrino – la riunione non si è svolta per i loro improrogabili impegni sopravvenuti. E' inaccettabile!”

di Alessandro Galano