VINI DOC ‘Formazione tecnica superiore e l’innovazione tecnologica nel settore agroalimentare’. E’ questo, dunque, il tema che sarà affrontato dal DARe in occasione dell’incontro che punta a fare il punto della situazione sulla produzione di vino in Capitanata, in un viaggio enologico tra tradizione e sperimentazione. Perché “è nostro dovere, oltre che nostro scrupolo professionale, preservare anche tradizioni e competenze maturate nel passato, anzi la nostra attività si basa proprio sul grande patrimonio di conoscenza che abbiamo ereditato dai metodi cosiddetti tradizionali. L’enologia della Capitanata – prosegue Pepe - vanta una tradizione molto antica, tra le altre cose il territorio si fregia di una serie di vini Doc che, numericamente, lo pongono tra i principali produttori dell’intero Paese. All’interno di questa istantanea, DARe è chiamato a fornire un contributo specifico di altissimo profilo: sotto forma di ricerca e di sperimentazione, ma anche di proposta verso gli interlocutori e verso i produttori locali”.
IL CONVEGNO Per questo, il convegno ha l’obiettivo di fare un po’ la sintesi della realtà del vino in Capitanata: il suo momento tra dati reali e proiezioni future, orientamenti, usi, consumi ma soprattutto nuove frontiere della ricerca e della sperimentazione, prerogative queste ultime che chiamano direttamente in causa la mission di DARe. “La nostra realtà – argomenta invece il presidente di DARe, Gianluca Nardone – raccoglie le migliori proposte progettuali del territorio e non solo, dalla nostra nascita lavoriamo a grandi idee trasformandole in valore aggiunto per quanto riguarda la ricerca applicata all’agroalimentare. Questo convegno, come tutte le altre attività divulgative che abbiamo in corso, serve a diffondere di più e meglio la preziosa attività di DARe”.