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  • Pubblicata il: 08/11/2016 10:40:53

Tradito dal nervosismo al posto di blocco: nell'auto aziendale con il figlio e 50 grammi di cocaina

I controlli dei Carabinieri a Lucera

L’auto aziendale, il figlio di cinque anni a bordo, cinture allacciate e fari accesi. Aveva pensato proprio a tutto per non destare, almeno a una prima occhiata, sospetti di alcun genere. Ma a tradirlo è stata una ingiustificata tensione alla guida, appena fermato per un controllo. E così venerdì scorso a Lucera, i Carabinieri del locale Comando Compagnia hanno tratto in arresto un incensurato trentanovenne, responsabile della manutenzione di numerosi impianti di depurazione acque nella zona, che durante un normale controllo alla circolazione stradale è stato trovato in possesso di oltre 50 grammi di cocaina purissima occultata, unitamente a circa 2000 euro in banconote da 50, in un vano portaoggetti del veicolo sul quale viaggiava insieme all’inconsapevole figlio di cinque anni.

IL CONTROLLO. Appena fermato dai carabinieri, l’uomo si è subito mostrato particolarmente agitato, facendo insorgere non pochi sospetti nei militari, che hanno quindi deciso di procedere a un più accurato controllo. Il rinvenimento dell’ingente quantitativo di sostanza stupefacente, che immessa sul mercato avrebbe fruttato svariate migliaia di euro, ha chiarito quale fosse il motivo di tanta agitazione.

LA PISTOLA A CASA. Ulteriori sorprese sono emerse poi nel corso della successiva perquisizione effettuata presso l’abitazione dell’uomo, a Motta Montecorvino: nel garage, abilmente nascosta tra attrezzistica di ogni genere, è stata rinvenuta un pistola calibro 6.35, con matricola abrasa e in perfetto stato d’uso, completa di relativo munizionamento, oltre a un bilancino di precisione e altro denaro contante, circa 3000 euro, nascosto all’interno di un vecchio paio di scarpe. L’uomo è stato dunque accompagnato al Comando Compagnia Carabinieri di Lucera dove, al termine delle formalità di rito, è stato dichiarato in stato di arresto e successivamente condotto alla Casa Circondariale di Foggia, dove è attualmente ristretto a disposizione della locale Procura della Repubblica.

di Redazione