Metti un sabato sera in piazzetta. A passeggiare per il centro storico di Foggia. Metti che vuoi girare tra le poche bancarelle rimaste del mercatino dell’artigianato. E addirittura, metti che vuoi fermarti da qualche parte per mangiare un pezzo di pizza, una piadina, un kebab. Se di sabato sera hai in mente di fare tutte queste cose, allora prendi nota: sei un temerario. Un folle, un visionario. Perché lungo le stradine e i dedali di viuzze del cuore antico di Foggia c’è solo una legge in vigore: quella dell’illegalità diffusa. Dei motorini selvaggi, dei parcheggiatori abusivi, delle automobili collocate nei posti più impensabili. Anche in faccia al Palazzo della Prefettura, al Comune di Foggia, lungo marciapiedi che dovrebbero servire a camminare, a passeggiare, e non ad ospitare macchine di ogni tipo. Ma quella che sventola per il centro storico durante il fine settimana è la bandiera dell’illegalità, dell’impunità, della legge che non esiste. Tanto non ci sono vigili urbani che passano, forze dell’ordine che pattugliano. Ed ognuno si sente libero di fare ciò che vuole. Indisturbato, protetto dall’assenza delle autorità. Anche se sono ad un passo, a pochi metri. Ma è notte. E l’oscurità diventa complice della vista distratta, di chi non riesce a visualizzare bene tutto quello che non va.
TERRA DI NESSUNO Sabato 12 ottobre. I motorini entrano ed escono indisturbati per il centro storico. Rombano davanti alla cattedrale, corrono per la Piazzetta, dribblano i passanti, i passeggini, le persone che camminano. Uno, due, tre, quattro. Un’infinità. A tutte le ore della sera. Sono quasi sempre in due in sella al motorino. Soprattutto ragazzi, Sempre senza casco. Quello del centro storico, nel fine settimana, diventa il loro territorio. Incontrastato. E basta spostarsi di qualche metro, verso il Comune di Foggia per assistere ad un altro spettacolo indecoroso. Parcheggiatori abusivi a go-go. Parcheggiatori abusivi che invitano gli automobilisti a parcheggiare dove non si può: davanti alla Prefettura, davanti al Municipio, sopra al marciapiedi di corso Garibaldi. E gli automobilisti, stufi di girare alla caccia di un posto, si fermano. Diventano complici e lasciano la loro auto dove non si può. Ma è sera. E quella è ormai terra di nessuno. Perché di vigili urbani o di forze dell’ordine a quell’ora, in giro per il centro storico, non c’è traccia. E sfidiamo a dire il contrario.
I VIGILI IN MOTO DOVE SONO? Eppure, ad agosto, nel presentare il nuovo Nucleo Motociclisti dei vigili urbani composto da 12 agenti, il sindaco di Foggia Gianni Mongelli e l’assessore alla Polizia Municipale, Franco Arcuri, avevano garantito che grazie ai nuovi mezzi ci sarebbe stato un maggiore controllo del territorio. “I nuovi mezzi, particolarmente idonei all’utilizzo nel traffico urbano, consentiranno una migliore mobilità sul territorio assicurando lo svolgimento dei compiti d’istituto in maniera più efficace, affiancandosi ai consueti servizi appiedati ed automontati, assicurando, nel contempo una migliore vivibilità degli spazi urbani in particolari zone, quali il centro storico e, in generale, tutte le zone per le quali si rende indispensabile il pronto rischieramento delle pattuglie”. Questo, però, solo a parole, perché di fatto il controllo del territorio e, nello specifico, del centro storico è allorché inesistente. Senza contare, che lo scorso mese di giugno il movimento ‘Riattiviamoci’ aveva lanciato l'iniziativa ‘Libera il Centro Storico’. In quell’occasione, la ‘Piazzetta’ fu transennata, al fine di impedire a motorini e scooter di accedere nel centro storico foggiano. Ma purtroppo anche il senso di quell’iniziativa è stato ormai svuotato. Perché motorini ed auto entrano ed escono come vogliono dal centro storico. E tra un po’, il simbolo del divieto di accesso dovrà contenere l’immagine dei pedoni: loro sì che nel centro storico non possono entrare.