L’Accademia delle Belle Arti non è più “abusiva”: la Commissione regolarizza la sua posizione
Aspettava il contratto col Comune dal lontano 2016
“Ma voi lo sapete che l’Accademia delle Belle Arti è abusiva?”. Lo rivelò proprio il commissario prefettizio, Vincenzo Cardellicchio, durante una riunione del Tavolo Permanente della Filiera culturale della città di Foggia, avvenuta alcuni mesi fa, sottolineando l’incuria – per non dire altro – della precedente amministrazione comunale e cogliendo di sorpresa i presenti.
LEGALIZZATA LA POSIZIONE. Tutto vero. E tutto, finalmente, risolto. L’Accademia – istituto di prestigio del territorio di Capitanata sin dal 1971 – non è più un ente in stato di occupazione abusiva: già, perché tale era fino alla Deliberazione della Commissione Straordinaria n. 117 del 6 settembre scorso. Con la medesima, infatti, si “legalizza” la sua posizione che, beneficiando della struttura comunale – da sempre destinata a uso collettivo – di fatto la occupava senza uno straccio di contratto, con spese di utenza e manutenzione a carico di Provincia e Comune. E quindi, dei cittadini.
STIPULAZIONE MAI AVVENUTA. Una convenzione, questa, in attesa di essere regolarizzata sin dal 2016 quando, si legge nella delibera, nel cederla all’Accademia per la durata di vent’anni, si “rinviava all’Ufficio competente la stipulazione del contratto che, tuttavia, non è mai avvenuta”. Un’imbarazzante dimenticanza, insomma, a tutta responsabilità dell’amministrazione di allora – d’altronde, il Comune a guida Landella all’epoca dei fatti era, come suol dirsi, in altre faccende affaccendato.
ONERI A CARICO DELL’ACCADEMIA. Una questione che la Commissione aveva riaperto nel 2021 e che, in questi ultimi mesi, approvato il Regolamento per la concessione e l’utilizzo dei beni immobili del patrimonio comunale, prima di lasciare il posto a chi da ottobre siederà a Palazzo di Città, ha voluto mettere in regola. L’edificio “ex Banca d’Italia”, com’è noto, resta all’Accademia che, contrattualizzando con l’ente comunale, si impegna a gestirlo a norma di legge. Consentendo inoltre “un significativo risparmio di spesa per l’Ente, atteso che il concessionario assumerebbe a proprio carico tutti gli oneri connessi alla manutenzione ordinaria dello stabile, nonché quelli relativi alle utenze, alla vigilanza, ai servizi di pulizia”.
LE RIDUZIONI. Al contempo, come da Regolamento approvato, il Comune riconosce all’istituzione universitaria “una riduzione sino al 50%, in quanto la concessione è finalizzata a sostenere l'attività di Associazioni, Enti e altre forme organizzative che perseguono scopi di rilevante utilità sociale”. A cui si aggiunge una ulteriore riduzione del “25% in relazione agli eventuali interventi di manutenzione straordinaria indispensabili per l'utilizzo dell'immobile e a migliorie che producano una valorizzazione del medesimo”.
LA NORMALITA’. Grazie a questa delibera, in definitiva, l’Accademia delle Belle Arti di Foggia esce da quella sorta di “zona grigia” nella quale rischiava di adombrarsi e non di certo per responsabilità propria, corrispondendo da questo momento in poi un canone pari a 1.370,78 euro. Totale: 16.449,36 euro annui. Durata della concessione: 9 anni. Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo…verso la normalità.