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  • Pubblicata il: 08/02/2014 01:12:00

Le ConversAZIONI della Lambresa. "Amica? Quando c'ero io, il bilancio era in pareggio"

Le verità del candidato sindaco sull'ex municipalizzata

Ha avuto inizio ieri sera il ciclo delle ConversAZIONI, organizzato dal movimento Impegno Civico, in cui Lucia Lambresa, candidato sindaco alle prossime elezioni (già ex vicesindaco della Giunta Mongelli), ha deciso di raccontare 'fatti e misfatti' cha hanno segnato la storia sociopolitica della nostra città. L'ha fatto partendo dalla vicenda, ancora 'rovente', di Amica, la municipalizzata per la nettezza urbana, divenuta successivamente Amica s.p.a.
"NON C'ENTRO NULLA COL FALLIMENTO DI AMICA SPA". In questo primo incontro Lucia Lambresa ha ritenuto d'obbligo spiegare dettagliatamente la parabola di questa azienda (fallita perché gravata da 60 milioni di debiti), prevenendo le potenziali accuse di un proprio coinvolgimento nel dissesto: "Che sia chiaro che fintanto che sono stata la presidente, ossia fino al 2003, ho sempre chiuso il bilancio in pareggio", tuona l'ex vicesindaco di Mongelli, che continua sottolineando: "Non posso aver fatto fallire Amica s.p.a. perché non l'ho mai presieduta!". La Lambresa così riapre una vecchia ferita, nonché uno smacco per la città di Foggia, ma decide di partire dall'origine, ossia da quando l'azienda Amica viene trasformata in una società per azioni. Da questo momento – a parere della Lambresa – ci sono state una serie di scelte sbagliate che hanno portato la municipalizzata al collasso finale: ad esempio approvazione da parte della Giunta Ciliberti della privatizzazione della discarica comunale, che ha aperto una debitoria che l'azienda ha continuato a portarsi avanti per anni.
LE SOCIETÀ SATELLITI. Il secondo errore – a detta di Lucia Lambresa – è stato dividere la società madre in tutta una serie di società satelliti di servizi (come Daunia Ambiente), per il verde pubblico, per attività immobiliari, etc. "Se il Comune non poteva permettersi questi servizi, doveva sospenderli. Quando non si hanno soldi bisogna fermare la giostra!" è il duro commento del candidato sindaco di Impegno Civico.
"ECCO PERCHÉ MI SONO DIMESSA". A questo punto si passa alla seconda fase: quella della Giunta Mongelli, una fase fatta da trattative su trattative ma senza alcuna azione efficace a parere dell'allora vicesindaco, che dichiara: "Vorrei specificare che non mi sono dimessa per l'aumento della Tarsu, bensì perché l'unico modo per salvare la società era revisionare tutte le satelliti, liquidandole, ma non c'è mai stata alcuna volontà di farlo. C'era bisogno di ricapitalizzare Amica ma nessuno si è mosso. L'unica strategia è stato l'aumento della tassa senza però migliorare il servizio, ecco perché il 2 agosto 2011 ho deciso di non approvare il bilancio" asserisce Lucia Lambresa, che chiede: "Come mai ancora oggi non si sa esattamente a quanto ammontano i costi della nettezza urbana? Come mai non è stata ancora avviata la differenziata?". Interrogativi che al momento restano ancora irrisolti.
AMIU: UNA MANOVRA ILLECITA. La discussione si sposta poi su Amiu che, come Amica spa, è una società in house, ossia dato che riceve un affidamento diretto (e non per bando) non potrebbe, secondo lo statuto, operare al di fuori del proprio territorio; ma ciò che era impossibile per Amica è divenuto possibile invece per Amiu, che opera a Foggia grazie ad un'ordinanza del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, dell’8 gennaio 2013. "Non dico che non voglio l'affidamento del servizio ad Amiu – asserisce la Lambresa – dico solo che io non avrei agito così, dal momento che i soldi che vengono dati ad Amiu sono gli stessi che avremmo potuto impiegare per la ricapitalizzazione di Amica". Non sono mancate note dolenti sulla funzione della consulenza straordinaria di Raphael Rossi: "Nessuno di noi ha mai visto il prodotto di questa consulenza, nessuno stralcio di carta".

di Redazione