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  • Pubblicata il: 21/08/2013 12:57:00

Legalità, la ricetta di Sel per disinnescare le bombe. Dalla Consulta all'ente Antiracket

Le proposte presto al vaglio del Sindaco e della Giunta

Legalità, la ricetta di Sel per disinnescare le bombe
 
Consulta permanente, codice etico, associazione Antiracket e altro
 
In una delle città maggiormente colpite dal racket (e dalle ripercussioni a mezzo bomba), un titolo siffatto non deve suonare come semplice metafora a effetto. Tutt'altro. A confermarlo – almeno negli intenti di programma e secondo quanto inviato agli organi di stampa – è il consigliere Sel Leonardo De Santis il quale, in qualità di delegato in materia di legalità dal Comune, ha individuato le linee guida da portare nell'immediato all'attenzione del Sindaco e della Giunta. Con la speranza che si concretizzino a stretto, strettissimo giro.
 
CONSULTA PER LA LEGALITA'. Anzitutto, come si legge nel comunicato, “la proposta dell’istituzione di una Consulta Permanente per la Legalità”. Non una sovrastruttura meramente burocratica – fa sapere De Santis a nome del proprio gruppo – “ma  un soggetto capace di produrre interventi coordinati tra le varie istituzioni e soprattutto un soggetto promotore di cultura della legalità in tutti gli ambiti educativi della Città”. L'idea trova traduzione pratica in un'intensa attività di informatizzazione e trasparenza attuata dall’Amministrazione, unita all'adozione di un Codice Etico valido per tutti, anche per i funzionari.
 
LA SCUOLA E L'ASSOCIAZIONE ANTIRACKET. L'attenzione poi, andrebbe direttamente ai giovani e, dunque alla scuola, nell'ambito di una vera e propria educazione alla legalità. Come? “Distribuendo in tutte le scuole di ogni ordine e grado  un questionario sui temi della legalità, per avere il quadro preciso delle istanze e le aspettative dei cittadini più giovani e al contempo lanciare un concorso con un premio simbolico finale”. De Santis cita anche – forse “troppo” a piè di pagina – la costituzione dell'agognata Associazione Antiracket, definita dal consigliere uno “strumento imprescindibile in una visione globale della situazione”. La proposta, in tal senso, è quella di farne un organismo apartitico e senza scopi di lucro, in grado di combattere “il racket dell’estorsione e dell’usura, difendendo e rappresentando le vittime di tali atti criminali, anche costituendosi parte civile nei relativi procedimenti penali”.
 
CONSULTA DEGLI IMMIGRATI. A margine del comunicato poi, il Gruppo consiliare che fa capo a Sel fa riferimento anche alla necessità di dare vita – finalmente – a quanto sancito nella norma prevista dallo Statuto Comunale all’art. 47 comma settimo lettera C, il quale prevede la “Consulta degli immigrati”, con compiti di rappresentanza e tutela degli interessi degli immigrati residenti. In pratica, l'idea è quella di dare diritto di rappresentanza ad un migrante residente a Foggia, il quale abbia anche diritto di parola in consiglio comunale “in ordine ai temi riguardanti la vita e i problemi degli immigrati”.
In una delle città maggiormente colpite dal racket (e dalle ripercussioni a mezzo bomba), un titolo siffatto non deve suonare come semplice metafora a effetto. Tutt'altro. A confermarlo – almeno negli intenti di programma e secondo quanto inviato agli organi di stampa – è il consigliere Sel Leonardo De Santis il quale, in qualità di delegato in materia di legalità dal Comune, ha individuato le linee guida da portare nell'immediato all'attenzione del Sindaco e della Giunta. Con la speranza che si concretizzino a stretto, strettissimo giro.
CONSULTA PER LA LEGALITA'. Anzitutto, come si legge nel comunicato, “la proposta dell’istituzione di una Consulta Permanente per la Legalità”. Non una sovrastruttura meramente burocratica – fa sapere De Santis a nome del proprio gruppo – “ma  un soggetto capace di produrre interventi coordinati tra le varie istituzioni e soprattutto un soggetto promotore di cultura della legalità in tutti gli ambiti educativi della Città”. L'idea trova traduzione pratica in un'intensa attività di informatizzazione e trasparenza attuata dall’Amministrazione, unita all'adozione di un Codice Etico valido per tutti, anche per i funzionari.
LA SCUOLA E L'ASSOCIAZIONE ANTIRACKET. L'attenzione poi, andrebbe direttamente ai giovani e, dunque alla scuola, nell'ambito di una vera e propria educazione alla legalità. Come? “Distribuendo in tutte le scuole di ogni ordine e grado  un questionario sui temi della legalità, per avere il quadro preciso delle istanze e le aspettative dei cittadini più giovani e al contempo lanciare un concorso con un premio simbolico finale”. De Santis cita anche – forse “troppo” a piè di pagina – la costituzione dell'agognata Associazione Antiracket, definita dal consigliere uno “strumento imprescindibile in una visione globale della situazione”. La proposta, in tal senso, è quella di farne un organismo apartitico e senza scopi di lucro, in grado di combattere “il racket dell’estorsione e dell’usura, difendendo e rappresentando le vittime di tali atti criminali, anche costituendosi parte civile nei relativi procedimenti penali”.
CONSULTA DEGLI IMMIGRATI. A margine del comunicato poi, il Gruppo consiliare che fa capo a Sel fa riferimento anche alla necessità di dare vita – finalmente – a quanto sancito nella norma prevista dallo Statuto Comunale all’art. 47 comma settimo lettera C, il quale prevede la “Consulta degli immigrati”, con compiti di rappresentanza e tutela degli interessi degli immigrati residenti. In pratica, l'idea è quella di dare diritto di rappresentanza ad un migrante residente a Foggia, il quale abbia anche diritto di parola in consiglio comunale “in ordine ai temi riguardanti la vita e i problemi degli immigrati”.

di Redazione