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  • Pubblicata il: 20/07/2013 12:43:01

Lei gli insegna l'italiano, lui se ne innamora e la perseguita: un arresto per stalking

Ieri l'ultimo episodio, ad aprile due denunce in Questura

Lei si era offerta di aiutarlo, impartendogli lezioni di italiano e prestandogli somme di denaro. Lui se ne è innamorato a tal punto da arrivare a seguirla e pedinarla. Con l’accusa del reato di stalking nei confronti di una studentessa foggiana, i Carabinieri hanno arrestato Samuel Boamah Appiadu, ventenne regolarmente presente sul territorio nazionale.
IL PEDINAMENTO DI IERI. Ieri mattina, l’ultimo episodio. Mentre usciva di casa, la ragazza ha notato per l’ennesima volta la presenza del giovane e per timore di essere nuovamente molestata ha deciso di barricarsi dentro il portone della sua abitazione, contro cui lo stesso ha iniziato a sferrare violenti pugni e calci, insultandola e minacciandola, costringendola così a richiedere l’intervento dei Carabinieri. Giunte sul posto, le forze dell’ordine hanno trovato il ragazzo fermo sotto casa della vittima ancora chiusa all’interno del portone di ingresso dello stabile.
LE DENUNCE PRECEDENTI. I successivi accertamenti permettevano di verificare che quest’ultima, a partire dal mese di aprile, presso la Questura di Foggia aveva già sporto due querele nei confronti del ragazzo, nel corso delle quali riferiva che negli anni scorsi, anche per un sentimento umanitario (visto che si trattava di persona indigente alloggiata presso una comunità di accoglienza), aveva instaurato con lo stesso un rapporto di amicizia, impartendogli lezioni di Italiano e dandogli anche modeste somme di denaro per le piccole esigenze quotidiane.
L ' "EX" AMICIZIA. Successivamente però, secondo le ricostruzioni, a seguito del rifiuto di allacciare una relazione sentimentale, il ragazzo aveva iniziato a perseguitarla, tempestandola con centinaia di telefonate a qualunque ora del giorno della notte, nel corso delle quali la minacciava di morte e la insultava; seguivano appostamenti sotto casa durante i quali si ripetevano le minacce e gli insulti mantenendo lo stesso atteggiamento anche nei confronti dei suoi genitori quando li incontrava. In alcune circostanze la vittima era stata anche palpeggiata, riuscendo però a divincolarsi e scappare. Questa situazione l’aveva costretta a non uscire più di casa da sola e a cambiare il numero di telefono cellulare, senza trarre da ciò grandi benefici, visto che il ragazzo si presentava direttamente a casa “attaccandosi” al citofono e chiamando sul telefono fisso, creandole notevole stress. Il ragazzo è stato arrestato e associato presso la Casa Circondariale di Foggia

di Redazione