Annuncia il lancio della sua campagna elettorale, proprio nel giorno in cui Lucio Tarquinio (senatore e coordinatore provinciale di Forza Italia), lancia una stoccata a lui e all’assessore regionale Elena Gentile.
LA CONVENTION. Leonardo Di Gioia presenta il programma della Coalizione Civica che lo sostiene come candidato sindaco. Lo farà il prossimo mercoledì, 16 aprile, alle 18,30 nel Palazzo dei Congressi del Quartiere Fieristico a Foggia per “il primo appuntamento pubblico nel quale spiegheremo alla città le ragioni del nostro impegno”.
LISTA CIVICA. “Io e gli amici che sono al mio fianco - spiega Di Gioia - siamo convinti che Foggia sia ad un bivio fra la ripresa e il definitivo degrado". Da qui, la scelta “non per un facile omaggio alla moda del momento, di non legare questa battaglia alle forze politiche e alle coalizioni tradizionali, per le quali manteniamo il massimo rispetto. Pensiamo soltanto che abbiano entrambe dimostrato di non essere in grado di dare risposte vere, durature, efficaci”.
UN SOLO MANDATO. Ribadisce –
come già aveva fatto nella conferenza stampa di presentazione – che chiederà “
un solo mandato per mandare in soffitta molte scelte sbagliate e molti rituali ormai privi di senso. Non è una guerra, ma un cammino, e lo affrontiamo con convinzione ed umiltà. Abbiamo fiducia in Foggia, e speriamo che Foggia la abbia in noi”. “LA CASSAFORTE”. All’assessore regionale al Bilancio, però, è arrivata la stoccata di Lucio Tarquinio, che ha chiesto a Di Gioia ed Elena Gentile (candidata alle Europee) di dimettersi dal proprio incarico alla Regione Puglia: “Non è possibile – evidenzia Tarquinio - con una mano tenere le chiavi della ‘cassaforte’ della Regione Puglia e della Sanità e con l’altra chiedere il consenso ai cittadini. La trasparenza è un principio che va praticato e non soltanto declamato”.
PRODUZIONE DI CONSENSO. Proprio a Di Gioia, il coordinatore provinciale di Forza Italia dedica poi un ulteriore pensiero. “Di Gioia, in particolare, si presenta alla città di Foggia come l’uomo nuovo, distante dai partiti, che considera non soluzione ma parte del problema che frena ed impedisce lo sviluppo della nostra comunità. Eppure continua a restare abbarbicato alla gestione con una determinazione degna di miglior causa – sottolinea Tarquinio –. Non ho mai demonizzato l’aspetto gestionale della politica, che è parte fondamentale dell’impegno amministrativo. Non è possibile, però, trasformarlo sistematicamente in uno strumento per produrre consenso. Per Di Gioia è accaduto in occasione delle scorse elezioni regionali e rischia di avvenire nelle prossime elezioni comunali”.