Stampa questa pagina
  • Pubblicata il: 06/04/2019 11:26:54

Libera Foggia, nuova speranza in città. La referente Bianchi: “Puntiamo a creare una cultura di legalità”

Tra i soci fondatori anche due scuole. La formazione è il primo obiettivo

Come si combatte la mafia? Domanda cruciale in una terra come quella dauna, dove la criminalità organizzata sfida quotidianamente lo Stato e schiaccia l’economia attraverso un sistema estorsivo radicato. Dallo scorso 1 aprile a tentare di dare una risposta al quesito c’è anche un presidio di legalità. Nel corso dell’incontro tenutosi all’Università di Foggia alla presenza di don Luigi Ciotti è nata infatti ‘Libera Foggia’, gruppo cittadino dell’associazione nazionale contro le mafie.

IL PRESIDIO. La nascita del presidio segue l’onda lunga dei 40mila in corteo per le vie di Foggia in occasione della Giornata della memoria che il 21 marzo dello scorso anno si è tenuta proprio nel capoluogo dauno. “In tanti hanno scelto da che parte stare” dice con soddisfazione Federica Bianchi. “I soci fondatori persone fisiche sono stati 51. Il diritto di voto spettava a chi era già socio di Libera da almeno 30 giorni ma l’entusiasmo degli ultimi giorni ha portato alla sottoscrizione di ulteriori 30 tessere per cui possiamo contare su un gruppo di oltre 80 persone”.

LE ASSOCIAZIONI. Accanto a singole cittadine e cittadini che hanno deciso di metterci la faccia hanno aderito al patto di presidio anche parrocchie, associazioni e soprattutto scuole: “Fanno parte di Libera Foggia Emmaus, la Caritas Diocesana, l’Auser territoriale di Foggia e la Parrocchia Santa Maria della Croce” conferma Federica. “Ci sono poi due scuole, l’istituto Santa Chiara con le articolazioni delle elementari e delle medie e l’istituto comprensivo De Amicis – Pio XII”.

LA FORMAZIONE. Non una presenza casuale quella degli istituti scolastici visto che tra i primi obiettivi che si pone il neogruppo vi è la formazione. “Credo che per convogliare l’entusiasmo di tante adesioni ora ci sia bisogno di formazione” riflette la referente foggiana. “Dobbiamo approfondire la situazione delle mafie sul territorio. Ce lo ripete sempre don Luigi: la criminalità organizzata si evolve e noi dobbiamo avere gli strumenti per conoscerla in profondità. Puntiamo tanto sulla cultura e sui giovani, ecco perché sarà fatto un cammino importante con le scuole”.

GLI OBIETTIVI. L’intenzione è di creare una cultura della legalità che parta dal basso. In questo senso, la nascita del presidio rappresenta non un punto di arrivo ma di partenza. “Don Luigi e i familiari delle vittime di mafia, anche nel corso dell’assemblea costitutiva” continua Federica “ci hanno fornito tanti stimoli e spunti di cammino. Occorre ricordare che tanto è stato fatto con il coordinamento provinciale grazie al lavoro di Daniela Marcone e Sasy Spinelli. Tanto però è ancora da fare. C’è l’idea, per esempio, di provare ad adottare quartieri di periferia facendo attività in strada e poi proseguire la campagna “Anch’io denuncio” lanciata dal coordinamento provinciale e che va seguita per sostenere le persone che fanno la scelta coraggiosa di denunciare”.

PER ADERIRE. C’è bisogno, dunque, dell’impegno di tutti. “Per unirsi a noi” conclude Federica Bianchi “invitiamo tutti all’incontro settimanale che terremo come presidio il mercoledì alle 19 presso una sala messa a disposizione dalla Parrocchia San Tommaso oppure contattandoci sulla pagina facebook di Libera Foggia mentre a breve sarà creata una mail ad hoc del presidio”.

di Michele Gramazio