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  • Pubblicata il: 07/02/2013 12:45:00

Link Foggia, gli studenti esodati chiedono di non “essere tagliati” dal Sud

Protesta in difesa del diritto allo studio

Studenti che si sentono esodati, tagliati, sfrattati, allontanati, scacciati, dal Sud Italia. Dalla loro terra. Perché per studiare, per poter aver accesso al diritto allo studio, tra un po’ – ne sono sicuri – l’unica soluzione possibile sarà quella di trasferirsi altrove. Al nord, per esempio. Tutta colpa dell’ultimo “colpo di coda del Governo Monti che con la presentazione del Decreto Ministeriale c.d. 'Determinazione dei livelli essenziali e requisiti di eleggibilità delle prestazioni per il diritto' allo studio universitario’ ha previsto una vergognosa rimodulazione dei parametri di assegnazione delle borse di studio”. Ed allora, anche LINK Foggia da due giorni si muove per opporsi al decreto Profumo e nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Foggia sono apparsi striscioni e volantini per chiedere di “non essere tagliati”.

(le foto sono tratte dal profilo facebook di Link Foggia)

LE RAGIONI DELLA PROTESTA In pratica, “a tutti gli studenti e le studentesse con reddito ISEE superiore ai 14.300 € (contro i precedenti 17.000 ISEE in Puglia) sarà negato l’accesso al bando per l’erogazione delle borse di studio nel Sud Italia! Al Nord ed al Centro, invece, i limiti massimi saranno rispettivamente di 20.000 € e 17.150 € ISEE”. Di conseguenza, “appare chiara, quindi, la volontà di danneggiare ulteriormente gli studenti del Sud. Infatti questo Governo applica criteri di reddito inferiori per la nostra regione differenziando i criteri di accesso tra regioni del sud e del nord, mentre recentemente (D.lgs 68/2012) sul piano della tassazione studentesca ha invece omogeneizzato la contribuzione studentesca su tutto il territorio nazionale, e in Puglia abbiamo subito un aumento da 77€ a 140€”.

TRE PUNTI PER CUI LOTTARE: LINK Foggia, dunque, si muove per opporsi al decreto Profumo che prevede 1) l’espulsione dal sistema di diritto allo studio regionale di migliaia di studenti e studentesse restringendo i criteri di accesso ad esso. La conseguenza immediata è l’abbandono dall'università da parte di quegli studenti (specialmente nel sud Italia) che in assenza dei sussidi, che dovrebbero essere garantiti dalla Costituzione, non potranno più sostenerne i costi necessari per proseguire gli studi; 2) l'esodo forzato dal sud al nord di tantissimi studenti con ISEE superiore a 14.300 di conseguenza l’ulteriore svuotamento delle università del sud. 3) migliaia di studenti che all’università non si iscriveranno mai.

di Redazione