Dalla Russia dell'intransigente Putin alla sua Foggia. Dalle proteste anti-omofobia di Sochi (LEGGI) che, oltre al fermo giudiziario in territorio russo, le sono valse anche “un'interdizione” in una scuola romagnola, alla libreria di Piazza U. Giordano, da anni ormai luogo aperto al dialogo e all'approfondimento. Vladimir Luxuria torna nella sua città, giovedì 27 marzo (ore 19), per presentare il suo ultimi lavoro editoriale: “L'Italia migliore”, romanzo edito da Bompiani. A conversare con lei, oltre al direttore artistico della Ubik, Michele Trecca, anche il giornalista e autore Tony di Corcia.
LA TRANSGENDER PIU' FAMOSA D'ITALIA. Autrice, opinionista, personaggio televisivo in grado di discutere e di far discutere, attirando sempre su di sé l'attenzione. Ex parlamentare, anzi prima (e tuttora unica) transgender ad entrare a Montecitorio (molti ricorderanno la diatriba con “l'azzurra” Elisabetta Gardini, contraria al fatto che la foggiana volesse usare il bagno delle signore), Vladimir non ha di certo bisogno di presentazioni, soprattutto nella città che le ha dato i natali. L’artista foggiana è chiamata a fare il punto sulla sua carriera non solo di autrice, ma anche di attivista nel campo dei diritti civili, soprattutto per quanto attiene la difesa delle minoranze sessuali e l'opposizione a qualsiasi forma di discriminazione.
IL LIBRO. L'occasione, di fatto, è il suo recente romanzo, il quale racconta la storia di Marianna, una nota conduttrice tv dalla vita un po' sbandata (tra cocaina e serate di dubbio gusto) che riesce ad ottenere “le chiavi” del famoso programma televisivo “L’Italia migliore” (dopo essere andata a letto con il disgustoso direttore di Italia tv, una immaginaria rete privata). In sei puntate, riproposte anche nel romanzo tramite una struttura tutt'altro che scontata, vengono presentati altrettanti personaggi che hanno compiuto atti di eroismo. Ma ad un certo punto, tanto le vicende dei partecipanti al reality quanto la storia della stessa protagonista, prendono una piega diversa.
L'AUTRICE. Artista ed ex parlamentare, nata a Foggia nel 1965 come Vladimiro Guadagno, è oggi la transgender più famosa d’Italia. Una laurea in Lingue con 110 e lode, attrice e scrittrice, è stata per anni la regina indiscussa del Muccassassina, storico locale gay romano. Chi ha paura della Muccassassina? è anche il titolo della sua autobiografia uscita nel 2007 per Bompiani. All’attività nel mondo dello spettacolo, fatta anche di radio e tv, ha sempre affiancato una grande partecipazione alla battaglia in favore dei diritti civili di tutte le minoranze. Il suo impegno politico ha raggiunto il culmine nel 2006, quando è stata eletta deputata nelle file di Rifondazione comunista: prima transgender a entrare nel Parlamento italiano.
La sua partecipazione all’Isola dei Famosi, conclusasi con la vittoria dell’edizione 2008 del programma, ha scatenato un acceso dibattito. Nel 2009 ha pubblicato con Bompiani Favole non dette. Sempre per Bompiani, nel 2011 ha pubblicato il romanzo Eldorado, incentrato sulla storia di un anziano omosessuale di origini foggiane, Raffaele.
Dalla Russia dell'intransigente Putin alla sua Foggia. Dalle proteste anti-omofobia di Sochi (
LEGGI) che, oltre al fermo giudiziario in territorio russo, le sono valse anche “un'interdizione” in una scuola romagnola, alla libreria di Piazza U. Giordano, da anni ormai luogo aperto al dialogo e all'approfondimento (nella foto, l'evento datato 2011 dal Chiostro di Santa Chiara
ndr).
Vladimir Luxuria torna nella sua città, giovedì 27 marzo (ore 19), per presentare il suo ultimo lavoro editoriale: “L'Italia migliore”, romanzo edito da Bompiani. A conversare con lei, oltre al direttore artistico della Ubik, Michele Trecca, anche il giornalista e autore Tony di Corcia.
LA TRANSGENDER PIU' FAMOSA D'ITALIA. Autrice, opinionista, personaggio televisivo in grado di discutere e di far discutere, attirando sempre su di sé l'attenzione. Ex parlamentare, anzi prima (e tuttora unica) transgender ad entrare a Montecitorio (molti ricorderanno la diatriba con “l'azzurra” Elisabetta Gardini, contraria al fatto che la foggiana volesse usare il bagno delle signore), Vladimir non ha di certo bisogno di presentazioni, soprattutto nella città che le ha dato i natali. L’artista foggiana è chiamata a fare il punto sulla sua carriera non solo di autrice, ma anche di attivista nel campo dei diritti civili, soprattutto per quanto attiene la difesa delle minoranze sessuali e l'opposizione a qualsiasi forma di discriminazione.
IL LIBRO. L'occasione, di fatto, è il suo recente romanzo, il quale racconta la storia di Marianna, una nota conduttrice tv dalla vita un po' sbandata (tra cocaina e serate di dubbio gusto) che riesce ad ottenere “le chiavi” del famoso programma televisivo “L’Italia migliore” (dopo essere andata a letto con il disgustoso direttore di Italia tv, una immaginaria rete privata). In sei puntate, riproposte anche nel romanzo tramite una struttura tutt'altro che scontata, vengono presentati altrettanti personaggi che hanno compiuto atti di eroismo. Ma ad un certo punto, tanto le vicende dei partecipanti al reality quanto la storia della stessa protagonista, prendono una piega diversa.
L'AUTRICE. Artista ed ex parlamentare, nata a Foggia nel 1965 come Vladimiro Guadagno, è oggi la transgender più famosa d’Italia. Una laurea in Lingue con 110 e lode, attrice e scrittrice, è stata per anni la regina indiscussa del Muccassassina, storico locale gay romano. Chi ha paura della Muccassassina? è anche il titolo della sua autobiografia uscita nel 2007 per Bompiani. All’attività nel mondo dello spettacolo, fatta anche di radio e tv, ha sempre affiancato una grande partecipazione alla battaglia in favore dei diritti civili di tutte le minoranze. Il suo impegno politico ha raggiunto il culmine nel 2006, quando è stata eletta deputata nelle file di Rifondazione comunista: prima transgender a entrare nel Parlamento italiano.La sua partecipazione all’Isola dei Famosi, conclusasi con la vittoria dell’edizione 2008 del programma, ha scatenato un acceso dibattito. Nel 2009 ha pubblicato con Bompiani Favole non dette. Sempre per Bompiani, nel 2011 ha pubblicato il romanzo Eldorado, incentrato sulla storia di un anziano omosessuale di origini foggiane, Raffaele.