Povertà educativa, al Comune 270mila euro per un progetto targato Giuliani - Soragnese: "Non tutto del recente passato va cestinato o criminalizzato"
Il Comune di Foggia ha appena ottenuto un finanziamento dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri di oltre 270mila euro per un progetto presentato dall’amministrazione comunale nel 2021, per il contrasto
della povertà educativa e il sostegno delle opportunità culturali educative delle persone minorenni.
Il progetto “Educare in Comune” col titolo di “C’era una nota a Foggia” era stato redatto dall’assessorato alla Cultura diretto da Anna Paola Giuliani. L’amministratrice foggiana si era avvalsa della competenza tecnica della consigliera Concetta Soragnese, esperta di progettazione europea, e della consulenza artistica e culturale della maestra Gianna Fratta.
IL PROGETTO. "Siamo felici che quel lavoro, così intenso e appassionato, abbia dato oggi i suoi frutti per l’ente comunale e per la comunità - spiegano la consigliera e vicepresidente del Consiglio Concetta Soragnese e l’allora Assessore alla Cultura Anna Paola Giuliani -. Dalla sinergia con la maestra Fratta è arrivato un flusso importante di risorse che permetterà il coinvolgimento di 300 bambini, tra i 6 e i 12 anni, e la valorizzazione della figura di Umberto Giordano, identificativa della
nostra città. Quell’assessorato, che tanto ha operato nelle strade, nei contenitori e per
gli operatori culturali, aveva in animo di creare una rete territoriale per presentare
progetti ed idee, una equipe efficiente per valorizzare la nostra terra. Da qui l’input e
poi il coinvolgimento di Gianna Fratta, con la quale è stata immaginata l’idea
progettuale, vincitrice del bando. Da parte nostra c’è stato un supporto tecnico-
amministrativo".
L'EDUCAZIONE. La sinergia tra la
maestra Fratta, e le amministratrici Giuliani e Soragnese aveva portato, in passato,
anche al finanziamento di un altro progetto, dal titolo “Musica, Maestra!” presentato
nell’ambito del bando Fermenti in Comune promosso dall’ANCI.
“C’era una nota a Foggia” vedrà protagonisti 300 giovani destinatari, che verranno
coinvolti attivamente in un percorso a 360°, impostato secondo la modalità deweyana
del learning by doing. Attraverso laboratori, flash mob, officine creative, incontri, i
destinatari si confronteranno con i vari linguaggi dell'arte e del sapere, secondo un
modello di educazione multidisciplinare, sperimentale e interattiva, non suddivisa in
compartimenti stagni. Le attività spaziano dall'educazione alla lettura al canto, alla
recitazione, alla costruzione di burattini, ai giochi psicomotori, alla realizzazione di
performance per la gestione delle emozioni. Il progetto ha l’ambizione di raggiungere
tutti i quartieri della città, avendo costituito una rete di partenariato che conta 18
soggetti, per cui il Comune è l’ente di riferimento e si occuperà di diffondere i risultati
raggiunti.
CONTRO LA POVERTA' EDUCATIVA. "Non tutto quel che viene dal recente passato amministrativo è da cestinare o peggio
da criminalizzare. Il progetto vinto ne è la prova. Ci sono buone prassi che ancora
portano bagliori e fermenti alla nostra città e che spero possano essere recuperati e
rinvigoriti - continuano Giuliani e Soragnese -. C'era una nota a Foggia" si inserisce nel
delicato tessuto socio-economico della nostra città in cui la povertà educativa ed
economica accentua le disuguaglianze sociali esistenti in un contesto già fortemente
disagiato. Il progetto aderisce ai costrutti teorici della pedagogia dell'inclusione e della
pedagogia di frontiera, in cui la diversità diventa una risorsa educativa preziosa su cui
costruire una progettazione didattica volta a consentire la socializzazione dei membri
della comunità, la trasmissione dell'eredità culturale, con particolare attenzione alla
valorizzazione e promozione delle risorse materiali e immateriali del territorio, ai fini
dell'accettazione, del rispetto reciproco e della cittadinanza attiva. Tra le altre cose il
progetto vuole contrastare i fenomeni di povertà educativa, bullismo e cyberbullismo,
intolleranza, isolamento, fortemente presenti nella comunità foggiana, attraverso i
linguaggi di arte e cultura".