Ludovico Vaccaro ai saluti: “Abbiamo comunicato alla gente che ci siamo. Foggia ha bisogno di ritrovare il senso di appartenenza”
Riduzione di alcuni reati, una ventina di collaboratori di giustizia che prima non c’erano, crescita della società civile. Il Procuratore della Repubblica di Foggia Ludovico Vaccaro si prepara al saluto alla comunità foggiana prima di approdare a Lecce e traccia un bilancio della sua attività.
IL BILANCIO. Vaccaro ha incontrato la stampa per parlare di cosa è stato fatto in questi anni e congedarsi: “Mi dissero che fare il Procuratore a Foggia sarebbe stato complicato, si parlava di emergenza nazionale con una criminalità particolarmente agguerrita quindi con un’aspettativa molto alta da parte del territorio”. Vaccaro ha puntato tutto sulla squadra: “Abbiamo voluto comunicare alla gente che ci siamo - ha detto il Procuratore -, abbiamo lavorato insieme ognuno con le sue competenze e grande collaborazione c’è stata con le altre forze dell’ordine e la DDA”.
L’IMPEGNO. Vaccaro ha ricordato importanti operazioni come DecimAzione e la lotta ai reati ambientali, e ha parlato dei progressi compiuti in merito al contrasto della illegalità, sottolineando la proficua collaborazione con l’Università di Foggia: “La criminalità di questo territorio si è contraddistinta ultimamente per la sua violenza ma Foggia ha bisogno di un progresso culturale, sociale, economico e giudiziario, oltre che della collettività, e su questo l’ateneo ha avuto un ruolo importante”. Dialogo importante è stato anche quello con gli imprenditori e sulla società civile il Procuratore ha elogiato chi lo ha ‘accompagnato’ in questi anni, dalla Fondazione Buon Samaritano a Libera, passando per le Cooperative che si occupano dei beni confiscati alle mafie, la parrocchia del Sacro Cuore e le associazioni che lavorano sul territorio. “Foggia è una società sana, fatta di persone perbene, con una comunità che è cambiata ma deve sentire l’orgoglio della sua appartenenza”.
LA VIDEOSORVEGLIANZA. Sui furti, il Procuratore sottolinea come il principale antidoto rimanga la videosorveglianza, su cui bisogna lavorare di più. “Dobbiamo aumentare il senso di sicurezza - dice Vaccaro -, ringrazio anche la stampa che svolge un ruolo fondamentale e che ha la funzione di controllo dei pubblici poteri e comunica con i cittadini”.